LONDRA – Roman Polanski sta mettendo a punto gli ultimi dettagli del suo prossimo film dalla cella del carcere svizzero, dove è rinchiuso dal 26 settembre scorso. Lo ha rivelato al "Times" lo scrittore britannico Robert Harris, autore del libro, 'The ghost', da cui Polanski ha tratto la sua ultima fatica di cui è protagonista Pierce Brosnan, che interpreta il ruolo di un premier britannico – ispirato alla figura di Tony Blair, si disse all'uscita del libro -, accusato di crimini di guerra.

Il regista aveva ultimato la revisione della pellicola, che dovrebbe uscire in febbraio, proprio il giorno dell'arresto. "Può far conoscere dalla sua cella quello che vuole che sia fatto – ha detto Harris -. Non penso che possa fare delle telefonate, ma può comunicare. Quello che la gente penserà del film è un'altra questione. Io non so se il film potrà superare le circostanze nelle quali il regista si trova, sperimenteremo se ci sono limiti alla nozione per cui non c'è niente di meglio che la cattiva pubblicita'".

L'autore di 'Fatherland', premettendo di non voler assolvere il regista per il reato commesso, sostiene poi che la storia di cui è protagonista Polanski è molto più complicata di quanto appaia. E, parlando della sua fuga dagli Stati Uniti 31 anni fa, dice: "Non aveva altra scelta. Lo conosco molto bene, conosce i miei figli e io conosco i suoi. Perché questo accada adesso….mi pare ci sia un accanimento, specialmente dal momento che la stessa vittima non voleva più che venisse perseguito".

Polanski è stato arrestato in esecuzione di un mandato di cattura, emesso nel 1978 dalla magistratura americana, l'anno dopo essere stato accusato di stupro da una ragazzina 13enne.