PARIGI – Agli arresti domiciliari nella sua villa di Gstaad, in Svizzera, e in attesa della estradizione negli Usa, Roman Polanski si dice "sconvolto" per le tante manifestazioni di simpatia e sostegno che ha ricevuto quando era nel carcere di Winterthur e che continua a ricevere.
Il regista franco-polacco, ricercato negli Usa per lo stupro di una tredicenne nel 1977, lo ha scritto in una lettera al filosofo Bernard-Henri Levy autorizzandolo a renderla pubblica, secondo quanto riportano i media francesi.
Si tratta della prima dichiarazione pubblica di Polanski dopo l'arresto avvenuto il 26 settembre in Svizzera dove si era recato per ritirare un premio alla carriera durante un festival. Il regista è stato in carcere fino al 4 dicembre, dopodiché si è trasferito per gli arresti domiciliari nel suo chalet de Gstaad. Dal 1977 Polanski non mette piede in America.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign