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Ponte di Messina, a dicembre il via ai lavori

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TRIESTE – "A dicembre, come ha comunicato l'amministratore delegato Ciucci, partiranno i primi lavori". Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, facendo ieri il punto sul Ponte sullo Stretto di Messina. Matteoli ha parlato con i giornalisti a margine dell'Assemblea generale pubblica dell'Associazione industriali di Trieste.

Quanto al ddl sulla Banca del Sud "è un problema che riguarda il collega Tremonti". "Durante l'ultimo Consiglio dei ministri, dove si è discusso della Banca del Sud – ha precisato Matteoli – io purtroppo ero in Europa perché c'era il Consiglio dei ministri d'Europa e quindi non ho partecipato".

Dal Sud al Nord, il ministro per le Infrastrutture durante l'assemblea ha poi annunciato l'incontro con l'amministratore delegato di Alitalia Rocco Sabelli, per il ripristino dei voli da Trieste (aeroporto di Ronchi dei Legionari) a Milano. Il ripristino dei collegamenti è stato sollecitato a lungo, tra gli altri, dal neo presidente dell'Assindustria triestina, Sergio Razeto. Il collegamento, ha precisato Matteoli, sarà effettuato con piccoli aerei.

Restando a Trieste e indicando le priorità del Friuli Venezia Giulia in tema di infrastrutture, fra terza corsia dell'A4, bonifica dell'area inquinata di Trieste e realizzazione di un rigassificatore nel golfo di Trieste, "mi pare siano tutti interventi importanti – ha osservato – ma credo che la cosa più importante in assoluto è il ruolo del Porto di Trieste, un hub dove deve esserci una piattaforma logistica che riguarda tutto il Friuli''. E proprio riguardo ai fondi da destinare alla realizzazione della piattaforma "stiamo lavorando per accelerare i tempi".

Quindi, i rigassificatori, con particolare riferimento a quello che dovrebbe essere realizzato nel golfo di Trieste. "Noi abbiamo bisogno in Italia di un certo numero di rigassificatori per consentire di poter anche produrre energia con un mix tra carbone, gas, sistemi tradizionali: questa – ha sottolineato – è la condizione indispensabile in attesa di arrivare al nucleare".

Il ministro dice di essere al corrente che c'è una trattativa in via di definizione in corso con la Slovenia, che mal vede la realizzazione del rigassificatore nel golfo di Trieste. "Sì so che c'è questo. In questo momento non riguarda il mio ministero – ha precisato – se non come componente di un governo, però avendolo seguito fin dall'inizio è ovvio che sto seguendo tutto l'iter della pratica".

In tema di collegamenti, fa sapere poi Matteoli, ''con l'amministratore delegato Moretti e con le risorse che abbiamo messo in campo e già approvate dal Cipe, miriamo a far collegare tutte le ferrovie con tutti i porti italiani". "I porti senza i collegamenti ferroviari – ha aggiunto – non riuscirebbero mai a funzionare. Non è possibile considerare finanziariamente dei porti senza collegamento ferroviario: questo vale per tutta Italia".

Infine, la privatizzazione di Tirrenia. "Entro il 15 di ottobre – ha detto Matteoli – dobbiamo chiudere con le regioni interessate e poi naturalmente fare le gare così come ci ha chiesto l'Europa".

Ma tema caldo resta comunque quello del Ponte di Messina che continua a suscitare polemiche. "La faccia tosta di Matteoli supera ogni immaginazione – commenta Paolo Brutti, responsabile nazionale del Dipartimento Infrastrutture per l'Italia dei Valori – Non ci sono risorse per la messa in sicurezza del territorio di Messina dal rischio idrogeologico incombente e il ministro annuncia la dilapidazione di denaro pubblico decidendo di iniziare a spendere i soldi, negati per salvare vite umane, per l'inutile e faraonico Ponte sullo Stretto. Il territorio di Messina resterà senza protezione dalle frane e dalle alluvioni e, intanto – conclude – la mafia farà ottimi affari con gli appalti e i sub appalti dei lavori del Ponte''.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign