Due “colossi” caratterizzano il mondo delle imprese di pulizia: l’industria e la cooperazione. “Il settore artigiano – afferma Rossella Beloni, in rappresentanza di Cna Arezzo – ha oggettive difficoltà. Puntiamo molto sulla qualità del servizio ma i grandi committenti, siano essi pubblici che privati, puntano la loro attenzione soprattutto sul fattore prezzo. E le nostre piccole imprese finiscono per essere tagliate fuori dalle più importanti gare d’appalto”.
Il mercato rimane quello “intermedio” e cioè soggetti privati quali condomini, studi professionali, uffici. “La nostra concorrenza, soprattutto la cooperazione, pratica prezzi che per noi non sono fattibili – afferma Rossella Beloni. Noi applichiamo i contratti nazionali di lavoro e tutte le norme sia contrattuali che previdenziali. Senza dimenticare i costi che derivano all’applicazione delle leggi in materia di sicurezza”.
Una piccola impresa come quella di Rossella Beloni, con sette addetti, regge sul mercato proprio grazie alla professionalità. “Ma è molto difficile pensare al possibile allargamento del portafoglio clienti. Questo settore dovrebbe essere oggetto di maggiori controlli. Le regole devono essere eguali per tutti. Questa è la condizione che può consentire la sopravvivenza delle piccole imprese di pulizia dell’artigianato”