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‘Racconti di biodiversità nel Parco delle Foreste Casentinesi’

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‘Racconti di biodiversità nel Parco delle Foreste Casentinesi’

PRATOVECCHIO – Il seminario affronterà, attraverso innovativi supporti grafici e audiovisivi, gli importanti temi della conservazione di specie e habitat negli ambienti umidi, del valore scientifico e culturale dei rapaci diurni e dei funghi di un'area protetta straordinaria dal punto di vista della ricchezza faunistica ed ambientale.

In particolare, dopo l'introduzione del responsabile del servizio Promozione dell'ente di gestione, verrà presentato – da parte del biologo Giuseppe Mazza, vincitore della borsa di studio “Pietro Zangheri” – il lavoro "Repertorio della fauna acquatica e semiacquatica rara e minacciata del Parco".
Alle 11 si parlerà del nuovo Quaderno delle ricerche "I rapaci diurni del Parco" (a cura di Guido Tellini Florenzano, docente dell'Università di Firenze, ecologo, ornitologo e chief editor della rivista 'Avocetta'). Le straordinarie “Foreste casentinesi”, sono l’habitat di vita e riproduzione di 10 specie di rapaci. Si passa dalla grande aquila reale, con una apertura alare di oltre due metri, al piccolo gheppio, che raggiunge poco più di 70 centimetri. Questo, come il falco pecchiaiolo in inverno raggiunge i territori dell’Africa transahariana. Tra gli abitanti di questi boschi annoveriamo anche il biancone o aquila dei serpenti (che sempre più spesso viene osservata nel territorio del Parco) e due rapaci specializzati nella caccia in foresta: lo sparviere e il grande astore. Per quest'ultimo l'area protetta è uno dei più importanti siti riproduttivi. Alla fine, ma non perchè ultimi per importanza, troviamo il falco pellegrino (vero portento del cielo, famoso per le sue picchiate insuperabili ad oltre duecento chilometri orari), l’elegante lodolaio – il falco dai “calzoncini rossi” – (acrobata dei cieli che compete con rondini e rondoni nella maestria del volo), e la più comune poiana.
Il lavoro editoriale si deve agli ornitologi Pier Paolo Ceccarelli, Stefano Gellini e Guido Tellini Florenzano che raccontano con passione e professionalità decenni di ricerche sul campo.
Alle 11, 45 i funghi e le loro importantissime funzioni in foresta diverranno i protagonisti di questo programma serrato che si propone di illustrare aspetti scientifici essenziali mantenendo il profilo più divulgativo possibile. Con l'occasione verrà presentato l'Atlante illustrato dei funghi del Parco (a cura di Fabio Padovan, presidente dell’associazione micologica Bresadola – gruppo di Belluno). Si tratta di un censimento delle specie corredato di illustrazioni fotografiche e complete schede descrittive.
Mai come quest’anno i funghi del Parco Nazionale – e la necessità di tutela degli ecosistemi che si associa alla loro ricerca – sono stati al centro dell’attenzione. Questo anche per la nascita delle prime "Guide abilitate alla raccolta dei funghi a scopo educativo".
Chi vorrà scoprire questo meraviglioso mondo d’ora in poi potrà affidarsi (oltre che naturalmente all'Atlante dei funghi del Parco), passando delle avvincenti ore nelle foreste del Parco Nazionale, ad uno di questi specialisti. Chi sceglierà questa formula godrà della facoltà di raccogliere funghi senza l'autorizzazione dell'ente che gestisce il territorio protetto.
Sarà un’occasione per raccogliere funghi in modo consapevole e sostenibile, con una guida preparata che, non solo saprà indicare le zone idonee, ma aiuterà a scoprire le varie specie, commestibili e non, per apprezzarle sotto tutti gli aspetti.
Alle 12, 30 ci saranno le conclusioni e i partecipanti potranno naturalmente rivolgere domande ai relatori.
A coloro che prenderanno parte all'iniziativa verrà dato in omaggio copia del prezioso quaderno “I rapaci diurni del Parco”.

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