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Riunioni in videoconferenza con il progetto video.net

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Potremmo definirla una "videoconferenza stampa" quella con la quale la Provincia di Arezzo ha presentato questa mattina il progetto attraverso il quale saranno messi in collegamento tutti gli enti locali del territorio e tutte le sedi dell'Amministrazione provinciale. Il progetto si chiama "Video.Net" ed ha visto un impegno finanziario di 280.000 euro, 200.000 dei quali sono stati garantiti dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Alla presentazione del progetto nella sede di Artel, società informatica della Provincia che ne curerà la fase operativa, erano presenti il Presidente della Provincia e l'Assessore provinciale all'innovazione mentre in collegamento in videoconferenza hanno partecipato il Direttore Generale della Provincia dalla sede dell'Ente, il Sindaco di Civitella collegato dal suo palazzo comunale ed il dirigente regionale Giorgio Almansi, in collegamento da Firenze. Grazie alla dotazione fornita dalla Provincia, hanno spiegato i promotori del progetto, i Comuni potranno in primo luogo tenere veloci contatti con altri enti o con soggetti privati, evitando inutili spostamenti da una zona all’altra del territorio provinciale. Ma l’imminente legge per la semplificazione in dirittura d’arrivo al consiglio regionale consente di fare di più. Le "conferenze di servizi", riunioni particolarmente importanti che coinvolgono diversi enti chiamati tutti insieme quando occorre esaminare una pratica complessa per emettere un unico parere definitivo, nel giro di qualche mese potranno essere compiute attraverso videoconferenze. Sarà dunque possibile convocare e svolgere le riunioni per via telematica, formulando un parere finale pienamente legittimo. Artel in queste occasioni svolgerà un ruolo di regia, per favorire le connessioni tra più soggetti, secondo le indicazioni regionali. L’arrivo della banda larga, sostenuto da un parallelo progetto della Regione e della Provincia anche nelle zone più lontane e isolate del territorio aretino, consentirà a tutti gli enti locali di utilizzare efficacemente queste nuove forme di contatto istituzionale e di lavoro tecnico-amministrativo.