Dopo un break di quasi un mese, che ha permesso loro di tirare il fiato, tecnici e piloti del Fiat Yamaha Team questo fine settimana si ritroveranno all'Estoril per il Gran Premio del Portogallo. L'appuntamento, che l'anno scorso ebbe luogo in maggio, è tornato alla sua programmazione tradizionale, in autunno, aprendo la fase finale del campionato che prevede altre due gare oltreoceano prima del round finale a Valencia. Tutto lascia prevedere che Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, rispettivamente primo e secondo del mondiale, ed i loro avversari, si preparino ad offrire nuovamente un grande spettacolo.

Rossi è partito per le vacanze fresco del suo sesto successo stagionale, davanti al pubblico di casa, a Misano. L'italiano all'Estoril può vantare un ottimo palmarès, essendo il pilota che vi ha vinto di più nella storia. Nelle nove volte che vi ha corso è sempre salito sul podio, cinque volte sul gradino più alto. L'anno scorso lo ha lasciato al compagno di squadra, finendo terzo, ma questa volta, in caccia del nono titolo iridato, punta al massimo bottino.

Con tre vittorie all'attivo e reduce dal secondo posto di Misano, Lorenzo spera che il ritorno sulla scena di una delle sue vittorie più belle lo rilanci nella sfida al titolo. L'anno scorso, stagione di debutto in MotoGP, aveva visto il maiorchino trionfare sulla pista portoghese dopo aver fatto la terza pole su tre gare. A 16 mesi di distanza il ventiduenne, più maturo e con maggiore esperienza, sa che niente meno della vittoria può mettere un po' di pressione al compagno di squadra, che vanta 30 punti di vantaggio nella classifica iridata.

Le temperature di metà ottobre in questa parte del Portogallo solitamente oscillano intorno ai 25 gradi, tuttavia il circuito di Estoril si trova a soli 7 chilometri dalla costa atlantica ed è noto per la grande variabilità climatica: il sole ed il bel tempo infatti possono rapidamente lasciare spazio a forti raffiche di vento freddo e alla pioggia. Il layout dell'Autodromo Fernanda Pires de Silva è altrettanto ricco di contrasti, dato che offre uno dei rettilinei più lunghi del calendario della MotoGP ma anche alcune delle sue curve più lente. La presenza di altri settori particolarmente contorti fanno sì che la pista abbia la velocità media più lenta in assoluto, ma una curva (la numero 5) da 200 km/h e la "Parabolica" che conclude il giro, sono due veri e propri test di bravura e di coraggio per i piloti.