Home Cronaca Sabina Began parla in un’intervista a ‘Vanity Fair’

Sabina Began parla in un’intervista a ‘Vanity Fair’

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ROMA – "Purtroppo sì, Tarantini a Berlusconi l'ho presentato io". Sabina Began parla in un'intervista a 'Vanity Fair', in edicola domani. "Mi ha supplicata spesso – dice Began – voleva conoscere Berlusconi, diceva che era il suo mito. Mi sembrava un tipo simpatico. Così, in occasione di una cena con Abramovich, vedendo che c'era già una lista di settanta persone, sono riuscita a far invitare dalla segreteria del Presidente anche Tarantini e sua moglie''.

''Tarantini – prosegue – voleva farsi bello con il presidente e con il suo entourage e ha cominciato a farsi accompagnare , invece che dalla moglie, che peraltro era incinta, da altre amiche, che Berlusconi salutava e accoglieva in quanto tali".

La sua infanzia difficile, la folgorazione dell'incontro con Silvio Berlusconi, il suo ruolo nel 'Tarantinigate', la sua opinione su Patrizia D'Addario e persino un aneddoto sul famoso 'lettone di Putin' nel numero di 'Vanity Fair', Sabina Began, la misteriosa 'Ape Regina', che dallo scoppio dello scandalo tutti hanno evocato ma nessuno è riuscito a intervistare, accetta per la prima volta di parlare.

E di posare: mostrando anche all'obiettivo del settimanale il tatuaggio dedicato al premier. "Io non sono l'Ape regina – dice l'attrice – E non credo di avere un segreto: mi sono semplicemente comportata con autenticità, mantenendomi indipendente e stando nel mio. Tra il Presidente e me c'è stima e rispetto, non gli ho mai dato del tu, lui per me è un mito. E', per essere chiari, un rapporto assolutamente platonico. E non gli ho mai chiesto nulla, non ho mai superato i limiti della buona educazione e del buon gusto".

Stando ai verbali del suo interrogatorio alla procura di Bari, lei avrebbe un notevole network di relazioni: da Roman Abramovich a George Clooney. "Confermo – dice – Nel 2008 ho organizzato piu' di una cena per favorire il passaggio di Andriy Shevchenko dal Chelsea di Abramovich al Milan, e non ho ricevuto nulla in cambio. Ci sono procuratori sportivi che di questo campano".

E Clooney? "Ci teneva a conoscere il presidente. Ricordo bene la sua visita a Palazzo Grazioli: era ammirato dal letto a baldacchino, quello che Berlusconi ha fatto realizzare identico al modello raffigurato in un quadro portato in regalo da Putin".

Quanto alle sue frequentazioni con personaggi potenti, la Began è certa che "al mondo una persona fidata, una confidente che sa ascoltare, vale più di un cognome o di un titolo". Sul piede dell'attrice un tatuaggio: "29… che illumina la mia anima e cuore per sempre. S.B.".

E poi, l'immagine di una farfalla, l'insetto-gioiello che il presidente regala abitualmente alle sue ospiti. "S.B. sono le iniziali di Sabina Began, ma anche di Silvio Berlusconi. "Questo è un omaggio all'uomo che con il suo esempio mi ha cambiato la vita. Il 29 è il giorno in cui l'ho incontrato ed è anche la sua data di nascita . C'è chi si tatua il volto di Che Guevara. Per me e' la stessa cosa".

Patrizia D'Addario assicura di non conoscerla e di non credere "a una parola di ciò che dice. Nè credo alle registrazioni. In giro ci sono abilissimi imitatori della voce di Berlusconi. Se anche il presidente fosse interessato, non avrebbe certo bisogno di pagare una donna".

Articlolo scritto da: Adnkronos

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