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San Donato: aggiudicata la gara per il nuovo pronto soccorso

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AREZZO – E’ stata aggiudicata in questi giorni la gara di appalto per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale San Donato. Giunge così a conclusione un lungo processo – che tra fasi progettuali, analisi delle realizzazioni innovative presenti in altre regioni, condivisione delle scelte con i professionisti interessati – è andato avanti per oltre due anni.
Ora, se tutto procederà secondo i programmi definiti dall’Azienda Sanitaria, ci vorranno dieci mesi per toccare con mano la nuova struttura: “il nuovo pronto soccorso – sottolinea il direttore generale Enrico Desideri – è una struttura orientata alla centralità dei pazienti, pensata e progettata con una forte attenzione agli aspetti dell’accoglienza e dell’umanizzazione, oltre che a quelli dell’innovazione organizzativa e tecnologica. Ma allo stesso tempo, la sua realizzazione modificherà nel profondo l’assetto strutturale ed organizzativo di tutto l’ospedale. Le innovazioni introdotte con la sua realizzazione – chiosa il DG – vanno ad incidere anche su molti altri importanti settori dell’assistenza, dalla radiologia al blocco operatorio, dalla Terapia Intensiva al Laboratorio Analisi, all’endoscopia, alla sala parto ed alla natologia”.

Oltre sei milioni di euro, interamente finanziati dalla Regione Toscana. Questo l’investimento complessivo per la sua realizzazione, tra opere edili ed impianti (2.089.523,77€), spese tecniche di progetto (125.000€), oneri di sicurezza (125.232,31€), nuove tecnologie informatiche (1.116.672,39€), apparecchiature biomedicali (2.565.496,97€) ed arredi (229.014€).

Ce n’era bisogno!
Pur mantenendo inalterato lo spirito classico del Pronto Soccorso, cioè una struttura destinata sostanzialmente alle “emergenze” sanitarie, negli anni questa è diventata la più importante porta di accesso all’ospedale. E’ il punto di riferimento privilegiato dei cittadini che hanno un problema di tipo sanitario, anche con caratteristiche di non urgenza, e da cui ogni anno passano mediamente settantamila persone (180/190 al giorno). Da tempo, oramai, a fronte di un lavoro così massiccio, costante ed in grado di gestire anche situazioni che più volte all’anno si presentano critiche, la struttura “reclamava” un forte ammodernamento e potenziamento, sia sul livello organizzativo, che su quello propriamente strutturale e tecnologico.

Le criticità di partenza
Molte le criticità riscontrate nell’attuale pronto soccorso – sia dagli operatori, che dagli utenti – ed a cui si è cercato di dare risposta con il nuovo progetto. In primis, il sottodimensionamento della superficie totale (1000 mq) ed alcuni spazi rispetto alle esigenze operative ed al numero complessivo degli accessi: triage e locali per il personale infermieristico, area di attesa generale, diagnostica per immagini, postazioni codici rossi e gialli. Insufficienti le sale visita e gli ambulatori specialistici, ovvero, le aree per il trattamento specifico dei codici gialli, azzurri, verdi e bianchi. Poi la scarsa differenziazione dei percorsi dei pazienti all’interno del Pronto Soccorso ed un unico spazio di attesa per pazienti e accompagnatori-parenti. Non secondaria, la distanza fisica che intercorre tra il PS e le strutture ospedaliere a più elevato livello di interrelazione con lo stesso (blocco Operatorio, Terapia Intensiva, Laboratorio Analisi, Endoscopia, Radiologia, Sala Parto e Neonatologia, TAC e RMN). Il che comporta, indiscutibilmente, tempi lunghi di trasporto dei pazienti ed un carico di lavoro aggiuntivo per il personale.
Sul fronte tecnologico, la maggiore sofferenza è indiscutibilmente quella radiologica. Una criticità, questa, che comporta attese lunghe soprattutto per i codici a bassa priorità di accesso e che attualmente vengono preceduti da tutti i codici gialli. Inoltre, una sola diagnostica non digitale è considerata insufficiente per i volumi di lavoro del PS.

Cosa prevede il nuovo progetto
Accoglienza, triage e accettazione. Il progetto assegna all’area centrale del nuovo Pronto Soccorso, frontale rispetto alla camera calda, le funzioni di accoglienza, prima valutazione e orientamento del pubblico. In quest’area saranno realizzati un banco aperto sul salone d’ingresso, una postazione per l’accettazione e l'informazione degli utenti, il posto di Pubblica Sicurezza.

Percorso assistenziale per la gestione dei codici verdi
Ci sarà un percorso differenziato e privilegiato per la gestione dei codici verdi, con annessa sala di attesa dedicata. Un’esigenza, questa, suffragata dall’analisi dell’andamento dei tempi di attesa per il trattamento del codice verde, per il quale oggi si registrano tempi medi di attesa piuttosto elevati (20 minuti), anche in relazione al livello di gravità intermedia dei pazienti ai quali è stato attribuito questo codice colore. La nuova sala di attesa è stata studiata nei minimi aspetti, sia per garantire il massimo comfort e un’accoglienza appropriata dei pazienti in attesa (poltrone su ruote, conformate anatomicamente, con schienale e poggiagambe regolabili nell’inclinazione e braccioli abbattibili lateralmente per agevolare la movimentazione del paziente), sia per facilitare le operazioni di monitoraggio, da parte di personale di alcuni parametri vitali del paziente (misurazione della pressione arteriosa). Infine, a completamento del percorso per i codici verdi, l’attesa è collocata in immediata prossimità rispetto alle postazioni di trattamento specifiche per questo codice colore e dotata di sistema di videosorveglianza.

Le zone di attesa
C’è da dire, innanzitutto, che l’attesa per parenti ed accompagnatori è separata ed è situata a metà strada fra camera calda e salone d’ingresso.
Le altre zone di attesa – e di trattamento – sono tutte differenziate a seconda della tipologia di utenza. Una prima zona di attesa è riferita ai codici a bassa priorità (bianchi e azzurri). E’ situata in prossimità del triage e della relativa area di trattamento ed è affiancata da una zona relax appartata. L’area di trattamento di questi due codici è attrezzata per operare con elevato grado di avvicendamento dei pazienti: comprende tre locali per il trattamento e la sala gessi; è dotata di un’area di attesa interna di secondo livello, spazio per il lavoro del personale, depositi e servizi igienici.

I casi codificati come prioritari (rossi) accedono direttamente al locale gestione emergenza attraverso un percorso (circa 30 metri), coperto e dedicato, che si collega alla camera calda, ampliata rispetto all’esistente. La tempestiva risposta alle situazioni di emergenza-urgenza è assicurata da un percorso che, attraversando l’area Diagnostica per immagini, si immette nel corridoio che conduce al Blocco Operatorio e alla Terapia intensiva (a ovest) e agli altri corpi edificati del Presidio (a nord).

C’è poi l’area per i codici gialli. E’ situata alle spalle del triage ed è costituita principalmente da un ampio locale aperto, dotato di spazi separabili per il trattamento dei pazienti e controllati dal banco della guardia infermieristica, più un locale riservato e un altro per i casi che necessitano di isolamento.

Diagnostica per immagini
Quest’area, di fondamentale importanza per il regolare e celere svolgimento dell’attività di emergenza-urgenza, è situata fra l’area dei codici rossi e quella dei codici gialli, in adiacenza al corridoio che connette il Pronto Soccorso al reparto Radiologia. Tre le sale diagnostiche previste e dimensionate per ospitare indistintamente apparecchiature per TAC e radiologia, oltre ad un locale per gli ecografi. Naturalmente, anche in questo caso, è previsto uno specifico spazio di attesa per i pazienti non deambulanti.

Area specialistica
Sono quattro gli ambulatori specialistici, oltre al pronto soccorso pediatrico, previsti nel nuovo pronto soccorso.

I percorsi
I percorsi dei pazienti sono stati studiati allo scopo di evitare sovrapposizioni e incroci fra i codici rossi e tutti gli altri pazienti; contenere gli spostamenti dalle aree di trattamento alla diagnostica per immagini e agli ambulatori specialistici; ridurre le distanze percorse da parte del personale; facilitare il controllo della penetrazione degli utenti all’interno della struttura.

Le nuove tecnologie informatiche
Il progetto, messo a punto dalle Tecnologie Informatiche della AUSL8, rappresenta un concentrato di innovazione tecnologica di altissimo livello a supporto dei servizi e le strutture del nuovo PS. Dalla rete wireless dedicata al monitoraggio continuo dei parametri vitali (sempre attivo durante il percorso dal PS alla Rianimazione, alle Sale Operatorie o viceversa), alla rete di comunicazione VoIP, dal sistema entertainment (direttamente al posto letto), al potenziamento dell’infrastruttura server e storage del CED, tutto è stato concepito per la massima sicurezza, totale ridondanza ed alta affidabilità.
Tanta tecnologia, ma sempre con una forte attenzione agli aspetti dell’accoglienza e dell’umanizzazione, come ad esempio la soluzione di informazione continua (attraverso pannelli LCD posti nelle sale di attesa) per gli accompagnatori o parenti dei pazienti, che consentirà il tracciamento e la consultazione degli eventi attraverso card usa-e-getta utilizzabili su totem informativi e nel totale rispetto della privacy.

Le nuove apparecchiature tecnologiche
Anche le tecnologie sanitarie previste sono di primaria importanza e di altissimo livello. Dalla nuova TAC Multiarray, alle due Digitali Dirette (traumatologica/scheletrica e specifica per PS), agli Ecotomografi multidisciplinare e portatile, fino ai Monitor multiparametrici telemetrici, tutto integrato con il Sistema Informativo Aziendale.

Un aspetto delicato di tutta l’operazione è rappresentato dalla fase transitoria, cioè dalla necessità di assicurare continuità all’attività di accettazione e trattamento dei pazienti durante i lavori, dal momento che non c’è possibilità di trasferimento in altra sede del ps.
Questa funzionalità operativa sarà garantita attraverso l’utilizzo di Unità Attrezzate Shelter che offrono la possibilità di delimitare in modo netto e preciso la zona operativa da quella interessata ai lavori con minori disagi per gli utenti e gli operatori. Le fasi di lavoro verranno accorpate in due macrofasi: ristrutturazione codici gialli e rossi e ristrutturazione area TRIAGE e codici minori, con un intervento complessivo di realizzazione di 290 giorni.