Home Cultura e Eventi Cultura San Donato: il patrono di Arezzo unisce le città italiane

San Donato: il patrono di Arezzo unisce le città italiane

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AREZZO – Il nome di San Donato è il collante per un protocollo d’intesa che metterà in rete molti paesi e città italiane: questo il risultato dell’incontro avvenuto in Palazzo Comunale alla presenza dell’assessore Alessandro Caporali, delegato dal Sindaco per questa iniziativa, e di una nutrita delegazione di amministratori e tecnici di altre realtà italiane.
Erano presenti il Sindaco Giuseppe Annunziata ed il vice Sindaco Antonio Lettieri del Comune di Ripacandida (Potenza) coadiuvati dal responsabile degli Affari Generali Giuseppe Michele Savino, il Sindaco di San Donato di Ninea (Potenza) Luigi Salvo, il vice Sindaco di Montesano Salentino (Lecce) Giuseppe Maglie, il consigliere comunale delegato per i gemellaggi del Comune di San Donato di Lecce Pierpaolo Rollo. Già coinvolti nel progetto proposto anche i Comuni di Biccari (Foggia) e Anzi (Potenza).
Sono 18 i Comuni italiani che hanno direttamente nel loro nome San Donato e oltre 150 quelli che lo hanno eletto loro Patrono e ci sono anche città straniere che ricordano San Donato. Con l’incontro ad Arezzo si è quindi avviato un percorso in grado di “mettere in “rete” queste realtà per attivare scambi culturali, percorsi turistici e religiosi e iniziative che facilitino lo scambio e la conoscenza tra realtà accomunate dal nome di San Donato.
La proposta è partita dal lavoro che alcuni Comuni hanno fatto per costituire un’Associazione senza fini di lucro con lo scopo di difendere e sviluppare la promozione e l’informazione su San Donato sotto vari aspetti: dalla tutela del patrimonio storico, culturale e religioso legato alla presenza del culto di San Donato alla crescita delle tradizioni e della manifestazioni; dall’offerta turistica a manifestazioni itineranti; da una rivista di carattere nazionale a convegni e studi nelle diverse città.
“Un lavoro encomiabile – ha commentato l’assessore Caporali – quello che è già stato fatto in questa direzione. Ci uniremo al percorso lavorando per stilare un protocollo d’intesa da proporre a tutti i Comuni interessati e da firmare entro l’anno. Contemporaneamente ci attiveremo per informare e coinvolgere nell’iniziativa la Diocesi, gli enti e le associazioni del nostro territorio. Pensiamo così di attivare un importante veicolo per incontri e rapporti di amicizia e collaborazione tra paesi e culture diverse”.