Home Cronaca Sandra Lonardo, lettera aperta agli abitanti di Benevento

Sandra Lonardo, lettera aperta agli abitanti di Benevento

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NAPOLI – "Carissimi abitanti di Benevento e provincia e della Campania tutta, questa mattina alle ore 7, mentre pensavo a che cosa potevo fare per contribuire a fare approvare, nella concordia, la legge regionale sul 'piano casa', un provvedimento atteso da tantissimi cittadini campani, è arrivata una citofonata: 'Siamo i carabinieri, aprite'". Comincia così una lettera ai cittadini beneventani e di tutta la Campania scritta da Sandra Lonardo Mastella, indagata nell'ambito di una indagine condotta dalla Procura di Napoli in una storia di appalti pubblici.

"Sono tornata con la mente a quel 16 gennaio – prosegue il presidente del Consiglio regionale – cosa vorranno ancora da me? Mi sono fatta forza, ma non ce l'ho fatta. Sono quasi svenuta. Mi è crollato il mondo addosso. Mi chiedono di dimorare fuori dalla Campania. Ancora non riesco a crederci". "Non sono nemmeno riuscita a capire di cosa mi accusano – prosegue Sandra Lonardo – mi hanno consegnato pagine e pagine. Stavolta con mio marito sarei a capo di una cupola affaristica. Senza spiegarci quali affari avremmo fatto".

Il presidente del consiglio regionale si rivolge direttamente ai suoi concittadini campani: "Carissimi e carissime cosa dirvi? Non trovo neanche più le parole. Il mio cuore è frantumato, nella mia mente solo frammenti di ricordi. Tra questi il grande affetto che ricevo giornalmente da tantissimi di voi. Prima di lasciare la mia cara Benevento e Ceppaloni e la Campania, sento il bisogno di dirvi che sono una persona per bene, vi ho sempre onorato, mai in nessun momento ho fatto un atto che possa avere offeso un solo cittadino della mia adorata Campania. Ho cercato sempre e con tutte le mie forze di difendere la mia piccola città, la provincia e l'ultimo abitante dell'ultimo paesino delle nostre aree interne".

"Non posso che affidarmi a chi mi conosce – ha proseguito Sandra Lonardo – a chi sa davvero chi sono. So che si sta abbattendo su di me, sulla mia famiglia un altro ciclone mediatico. So che sarà difficile difendersi e far prevalere la verità. Ai consiglieri regionali tutti un saluto affettuoso. Chiedo scusa se oggi non mi viene permesso di fare il mio lavoro. Loro sanno che ho fatto sempre il mio dovere con abnegazione, rispetto e senso forte delle istituzioni, senza risparmiarmi mai".

"Credetemi – insiste -. Io sono una persona per bene. Combatterò come una leonessa ancora una volta. Sicura di avere ancora il vostro affetto, ma soprattutto la vostra stima". "Questo e solo questo – ha concluso – mi darà la forza di non soccombere a tante ingiustizie, a tanta ingiustificata cattiveria. In coscienza, davanti a Dio e a voi tutti ho speso la mia vita per la mia comunità. Amo tutti voi e sono certa che anche voi ricambiate questi profondi sentimenti".