Il sentimento che pervade i rari studiosi che hanno potuto avere accesso ai 764 ettari di Sasso Fratino, di fronte agli alberi monumentali, alla bellezza dei piccoli insetti, dei funghi, dei licheni, dei muschi, davanti al volo dell'aquila, all'ululato del lupo, al paso felpato del gatto selvatico, o al suono ritmato del bellissimo picchio nero, è una silenziosa ammirazione. E l'uomo è spinto naturalmente alla contemplazione ed al silenzio. Sasso Fratino nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è uno straordinario tesoro di biodiversità.
Queste istituzioni hanno una funzione insostituibile nel campo della ricerca e della tutela ambientale. A Sasso Fratino picca la fisionomia monumentale dell’intero complesso che desta stupore e ammirazione: piante ultrasecolari che vegetano ancora in ottima condizione fino al decadimento naturale, il crollo e l’esplosione della rinnovazione, indice dell’equilibrio e della vitalità dell’ecosistema. A Sasso Fratino si deve, per esempio, una delle presenze più rare del Parco, il picchio nero, il più grande in Europa. Ma le specie a cui questa area garantisce la vita sono davvero moltissime.
Istituita dal Corpo Forestale dello Stato nel 1959, grazie ad un atto particolarmente lungimirante dell’allora Azienda di stato per le foreste demaniali, Sasso Fratino è stata la prima riserva integrale in Italia.
Il convegno, organizzato dal Parco Nazionale e dalla Regione Emilia Romagna con la collaborazione di prestigiose istituzioni pubbliche e private, oltre a celebrare un evento centrale della storia della conservazione ambientale nel nostro paese, vuole sviluppare una riflessione sulle funzioni e le prospettive di questa realtà e sul valore dell'esperienza di parchi e riserve naturali a poche settimane dalla chiusura della grande riunione degli operatori delle aree protette di tutta Europa, la conferenza di Europarc, in Svezia.
La giornata di domani si apre la mattina presso il centro operativo di Romagna Acque di Santa Sofia (FC) con la tavola rotonda: "Tutela della biodiversità: lusso o necessità?". Interverrano Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi (l'associazione che raccoglie le aree protette italiane); Lucia Ambrogi, responsabile aree protette del Wwf; Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente; Aldo Cosentino, direttore generale della Direzione protezione della natura del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare; Alessandro Bottacci, capo dell' Ufficio territoriale per la biodiversità del CFS di Pratovecchio, Marco Barbieri, presidente della commissione Ambiente e territorio dell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna, Paolo Pupillo, dell'Università di Bologna e Luigi Sacchini, presidente del parco nazionale delle Foreste casentinesi.
Il pomeriggio, a partire dalle 15, a Campigna di Santa Sofia ci saranno "Visite guidate a tema nei pressi della Riserva naturale integrale di Sasso Fratino" a cura del Parco e dell'UTB di Pratovecchio con la collaborazione di Vincenzo Gonnelli per la flora, di Giuseppe Mazza per la fauna minore, di Pier Paolo Ceccarelli per l'avifauna e di Giancarlo Tedaldi per l'erpetologia.
Per dettagli sul programma o ulteriori informazioni si può consultare il sito www.parcoforestecasentinesi.it o scrivere a [email protected]
I numeri di telefono delle due articolazioni territoriali del Parco (Sede e Comunità) sono 0575. 50301 – 0543. 971375.
Emanuele Perez,
338. 3402254