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‘Sinfonietta de Lausanne’ per la Festa Europea della Musica

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La Sinfonietta de Lausanne, diretta da Jean-Marc Grob, per la prima volta in Toscana, inaugura la terza edizione de Il Giardino Profondo, la grande festa della musica, della poesia, della storia e della filosofia, voluto dall’Ente Filarmonico Italiano e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo. E lo fa domenica 21 giugno alle 21,15 nel Cortile del Museo d’Arte Medievale e Moderna partecipando alla Festa Europea della Musica, il grande evento che si svolge contemporaneamente, per festeggiare il solstizio d’estate, in 60 città europee, negli Stati Uniti, in Brasile, in Colombia e in Africa.
La Sinfonietta de Lausanne è una straordinaria realtà musicale della Svizzera francese. A Losanna organizza l’intera vita musicale della città, sia quella concertistica che operistica che i concerti per le scuole. “Il programma presentato ad Arezzo – afferma Giulia Ambrosio, direttore artistico del festival – è una vera e propria ‘Festa della Musica’ che celebrerà anche due importanti centenari, quelli di Haendel e Haydn; poi un brano di grande appeal melodico di Dvorak e la più bella delle sinfonie giovanili di Schubert. Con l’ouverture dall’atto III dell’oratorio ‘Salomone’ di Haendel – Arrivo della Regina di Saba – viene pomposamente aperto il concerto che qui, ad Arezzo, acquista un sapore particolare, quello di dare il suono ad uno degli affreschi più celebrati al mondo, il ciclo pierfrancescano della ’Leggenda della vera croce’ contenente, appunto, un luminoso ingresso della Regina di Saba”. Il programma proseguirà con un capolavoro di Haydn di raro ascolto, il Concerto in Do maggiore n. 1 per violoncello e orchestra, splendido cavallo di battaglia di violoncellisti impeccabili per tecnica, intonazione, senso dell’architettura. Qui il compito sarà affidato al giovane ma dotatissimo Lionel Cottet che promette di impostare con rutilante freschezza quella lunga serie di frasi ricambiate dall’orchestra che è il tratto caratteristico di questo memorabile concerto. La Sinfonietta de Lausanne è famosa per la bellezza del suono e la capacità di fraseggiare e perciò non poteva non presentare un brano di Dvorak, piccolo ma perfetto, come questa Polka dalla ‘Suite ceca’, uno dei brani più noti del repertorio slavo. Infine, la Sinfonia in Si bemolle maggiore n. 5 di Schubert. “Quest’opera – conclude Giulia Ambrosio – terminata nel 1816 da un compositore appena diciannovenne, è celeberrima grazie al vigoroso Minuetto in sol minore che, come l’Andante con moto del secondo movimento, appaiono subito tributi all’amato Mozart ma, insieme, hanno una personalità tutta schubertiana anzi, proprio la Quinta di Schubert, è la più perfetta e divinamente proporzionata delle sue sinfonie giovanili. La luminosa orchestrazione è il personalissimo tributo che Schubert volle fare all’orchestra classica dei grandi viennesi che lo avevano preceduto”.

Biografie Artisti
La Sinfonietta de Lausanne è stata fondata nel 1981. Il suo scopo, rimasto invariato fin dalla creazione, è stato quello di offrire ad un ampio pubblico il repertorio musicale più vario, interpretato dai giovani migliori professionisti provenienti dalla regione del Lemano. Da oltre 25 anni hanno aderito al suo progetto artistico più di 1000 musicisti che grazie alle numerose tournèes hanno potuto suonare in tutta Europa e, nel 2006, anche in Cina.

Jean-Marc Grob, direttore, intraprende inizialmente lo studio del flauto. Al di là della musica da camera alla quale si dedica con dedizione, conferma, fin dal 1974, un interesse crescente per la direzione. Dopo un memorabile Didone ed Enea, di Purcell, all'opera di Lausanne (1982), si dedica a l’Orchestre des Rencontres musicales, ribattezzata nel 1996 Sinfonietta di Lausanne. Ciò senza trascurare inviti a dirigere orchestre in Svizzera ed all'estero. Della musica, Jean-Marc Grob ha una visione umanistica. Sostenitore di una concezione d’arte sempre tenuta a distanza da concetti “di carriera”, “di performance”, il direttore francese combatte il materialismo che la fa da padrone finanche nell'universo artistico.

Lionel Cottet, oggi appena ventunenne, inizia lo studio del violoncello a 8 anni. Studia al Conservatorio di Ginevra con Francois Guye e si perfeziona con Clemens Hagen (del Quartetto Hagen) al Mozarteum di Salisburgo. Vincitore della borsa di studio e solista del Migro Culture Percentage, ha iniziato già da qualche anno una straordinaria carriera internazionale.

Programma:
21 Giugno ore 21.15 – ingresso gratuito
FESTA EUROPEA DELLA MUSICA
Cortile del Museo d’Arte Medievale e Contemporanea
Sinfonietta de Lausanne
Lionell Cottet violoncellista
Jean-Marc Grob direttore
musiche di Haendel, Haydn, Dvorak, Schubert

22 Giugno ore 21.15
Piazza San Francesco
Mogol “Le parole della musica”
interviene Andrea Niccolini
Premio Internazionale Il Filarmonico a Mogol

23 Giugno ore 21.15
Cortile del Palazzo Comunale
Mauro Pagani presenta il suo libro “Foto di gruppo con chitarrista”
interviene Andrea Scanzi

28 Giugno ore 21.15
Anfiteatro romano
Gino Paoli “Storie” Live Tour 2009

29 Giugno ore 21.15
Cortile del Palazzo Comunale
Marcello Sorgi presenta il suo libro “Edda Ciano e il comunista”
interviene Salvatore Mannino

3 luglio ore 21.15
Cortile del Palazzo Comunale
Massimo Cacciari “Il mito di Amleto”