La conoscenza è una risorsa da valorizzare per uscire dalla crisi economica e per costruire una società migliore. Il governo invece decide di bocciare l’intelligenza e promuovere l’ignoranza: con i tagli mette in crisi la scuola, l’università e la ricerca pubblica, condanna migliaia di lavoratori alla disoccupazione e al precariato e nega il diritto al sapere agli studenti e le studentesse.
Esprimiamo sostegno agli studenti mobilitati oggi, insieme ai lavoratori e lavoratrici in sciopero, per l’immediato ripristino delle risorse economiche tagliate, per maggiori investimenti nella formazione e istruzione pubblica, per avere garanzie per la libertà di insegnamento, con il ritiro immediato del ddl Aprea, per un piano di uscita dalla crisi economica incentrato sullo sviluppo della conoscenza come bene comune.
Serve una riforma radicale del sistema del diritto alla studio e del welfare, contro il precariato e per la libertà di apprendimento. Casa, trasporti, accesso alla cultura, borse di studio, erogazione di reddito diretto e indiretto, a tutela di tutti i soggetti in formazione.