Home Cronaca Sisma, Berlusconi: ”Non ci sarà una tassa per la ricostruzione’

Sisma, Berlusconi: ”Non ci sarà una tassa per la ricostruzione’

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L'AQUILA – Non ci sarà una tassa per la ricostruzione in Abruzzo che graverà sui cittadini. E' la promessa del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che si è fermato a parlare con i giornalisti mentre visitava la tendopoli di Pianola, comune dell'aquilano, dove sono stati accolti una parte degli sfollati colpiti dal terremoto del 6 aprile.

Il Cavaliere assicura: "Anche in questa occasione non faremo un tassa, non chiederemo altri soldi agli italiani per la ricostruzione. Abbiamo trovato il modo di ridurre le spese e limitare gli sprechi che ci sta a cuore evitare". Il premier annuncia poi che la prossima settimana si terrà un Cdm all'Aquila e questa sarà l'occasione per il varo del piano governativo sugli interventi urbanistici nelle zone colpite dal sisma.

"Ho studiato tutta la notte con gli architetti – dice Berlusconi – gli interventi urbanistici da fare in sintonia con l'ambiente perché non ci possiamo permettere di costruire mostruosità tecnologiche in una regione così bella. I finanziamenti li abbiamo. La prossima settimana terremo all'Aquila il Consiglio dei ministri con cui stabiliremo i finanziamenti. Ho voluto io decidere, visto che la filosofia del governo è diminuire e non aumentare la tassazione". E garantisce: "Taglieremo sprechi e spese, intanto c'è la sicurezza che ci sono i soldi e i finanziamenti necessari e non si trasformeranno in nuove tasse per i cittadini italiani".

Il Cavaliere è tornato poi ad auspicare ''una nuova stagione" tra maggioranza e opposizione, come è accaduto negli Usa nei momenti più difficili."Nelle grandi democrazie, come negli Stati Uniti d'America – ha spiegato – c'è un contrasto politico, ma sui grandi temi ci si unisce e questo mi piacerebbe potesse avvenire anche in Italia. Ne sarei arcicontento".

Il leader del Partito democratico, Dario Franceschini, da parte sua, ha detto che il Pd è "disposto a lavorare alla stesura del decreto" per l'emergenza terremoto. Il segretario del Pd ha ricordato la visita fatta ieri in Abruzzo ed ha ribadito che il dovere dell'opposizione ''è quello di controllare e sottolineare le cose positive ma anche ciò che non va sfuggendo a una rappresentazione televisiva per cui tutto va bene. Ieri non siamo andati in Abruzzo per fare polemica ma per contribuire a risolvere l'emergenza".

Franceschini ha rimarcato che "va fatta un'operazione verità e questo è il nostro dovere" e ha citato il caso della riapertura delle scuole in Abruzzo: "I giornali dicevano che erano state riaperte le scuole in Abruzzo. Non è cosi, riapriranno a settembre, c'è stata soltanto un'operazione simbolica bella: una classe è stata riaperta e si è fatto lezione sotto una tenda". Il segretario del Pd è tornato poi a criticare la scelta del governo di non fare l'election day per risparmiare centinaia di milioni da destinare al terremoto.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign