ROMA – In palestra come i Marines. Spopola l'allenamento dei militari Usa e così, l'attrezzo ufficiale che le forze armate americane utilizzano per temprarsi alle missioni, anche a quelle più estreme, sbarca nei centri sportivi italiani registrando il boom del gradimento. Si tratta del 'TRX', due semplicissime fibbie di nylon resistenti che possono sostenere sino a 400 kg e che si possono appendere ovunque. "I benefici di questa attività sono davvero tanti – spiega Fabrizio Giovannelli, personal trainer nei circuiti Dabliu della capitale e pioniere della disciplina -. E' uno sport accessibile a tutti, anche a chi non è particolarmente allenato e si accosta alla disciplina sportiva per la prima volta". Una ginnastica in sospensione che, per dirla con il trainer, "consente di muoversi liberamente perché si pratica rimanendo in piedi, senza costrizioni". In principio sono stati i marines a sospendersi ai cavi di nylon, poi la disciplina, tutta americana, ha catturato le star di Hollywood sino a diventare uno sport alternativo per gli appassionati del fitness.

"Non ci alleniamo certamente con i criteri dei marines, i quali devono essere temprati a qualsiasi missione – tranquillizza Fabrizio Giovannelli -, ma con queste fibbie di nylon si fa un allenamento di tipo funzionale, nel senso che si utilizza il muscolo per la sua funzione e non solo per un fatto puramente estetico". E così mentre le forze armate americane si allenano anche appendendo i cavi al carrarmato, in palestra i ganci di nylon finiscono appesi alla spalliera. Tutti i gruppi muscolari sono interessati al lavoro. Un toccasana, la ginnastica dei marines, per tutti quelli che stanno ore e ore incollati davanti al computer con la cervicale in agguato.

"La disciplina del TRX – spiega il personal trainer – aumenta la forza, il tono muscolare, la stabilità e la postura attraverso il potenziamento e la stabilità del baricentro". Detto in maniera meno tecnica, è una ginnastica che lenisce il mal di schiena. Appesi alla spalliera o anche semplicemente ad un albero, sono tanti in tutta Italia gli appassionati di questa disciplina che fa sentire tutt'uno con i marines. "E c'è anche un aspetto più ludico – dice ancora Fabrizio Giovannelli -. Perché consente di mettersi in gioco e di misurare, di volta in volta, i miglioramenti fatti".

Articlolo scritto da: Adnkronos