Nella mattinata di ieri una pattuglia della Sottosezione di Arezzo durante l’itinerario consueto, procedeva al controllo di una Lancia Y con a bordo due pregiudicati napoletani S.S. di anni 38 e R.F. di anni 28, entrambi provenienti da Padova.
Abilmente occultati nei bagagli veniva trovata la somma di seimila euro in banconote di vari tagli.
Gli agenti insospettiti dalle semplici spiegazioni dei due sul possesso di tale somma di denaro, li accompagnavano in Sottosezione per gli ulteriori accertamenti.
La perseveranza nel vagliare ogni singolo elemento in possesso dei due veniva immediatamente premiata: dal navigatore satellitare presente in auto si ricavava un indirizzo recente di Vicenza (che i due avevano maldestramente tentato di cancellare) ed inoltre analizzando i transiti autostradali si appurava che i due si erano recati a Padova il giorno 25 effettuando numerosi viaggi tra quest'ultima città e Vicenza, tornando per la notte sempre a Padova, tranne che nella notte tra il 26 ed il 27 dove rimanevano a Vicenza.
Venivano immediatamente allertate le squadre mobili delle Questure delle due città, sino ad appurare che a Vicenza nell’indirizzo rinvenuto nel navigatore vi era la sede di un ufficio postale che proprio la notte tra il 26 ed il 27 febbraio era stato svaligiato da una fantomatica banda del buco. Il bottino era di circa 53.000 Euro.
Gli importanti elementi raccolti, assieme al fatto che i due venivano trovati in possesso di attrezzi atti allo scasso e guanti in lattice, non lasciva altra scelta ai due napoletani di confessare la loro reità.
Sono in corso le indagini per rintracciare i basisti del colpo e recuperare la refurtiva ancora mancante all’appello.
I due sono stati sottoposti a fermo di PG per furto pluriaggravato ed associati al carcere di Arrezzo