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Sviluppo umano sostenibile e della cooperazione decentrata

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Ancora un progetto europeo che vede il Comune di Arezzo capofila. Lo spiega l’assessore Alessandro Caporali: “è un progetto della durata di tre anni finanziato in gran parte dall’Unione Europea che ha lo scopo di promuovere politiche di sviluppo locale coerenti con lo sviluppo umano sostenibile. Politiche che, nell’assicurare la soddisfazione dei bisogni di tutte le persone e nel garantire la crescita delle opportunità di cui possono disporre, riducono la disuguaglianza e sono attente alle ricadute sull’ambiente”. L’obiettivo è quello di accrescere le capacità di analisi e investigazione di amministrazioni e funzionari toscani, perché possano definire e misurare in maniera più accurata e appropriata lo sviluppo umano sostenibile a livello locale. Saranno perciò organizzati dieci seminari di sensibilizzazione e tre edizioni di una summer school, cui amministratori e funzionari toscani saranno invitati a partecipare.
Partner operativo è Ucodep e la referente del progetto è Federica Comanducci che dichiara: “abbiamo messo insieme funzionari, amministratori ed enti di ricerca per un progetto che si ispira ad un’idea di sviluppo che mette al centro l’uomo. Grazie al lavoro di studiosi come il Premio Nobel Amartya Sen e all’operato dell’United Nation Development Programme, questa idea di sviluppo ha cominciato ad affermarsi in alcune sedi internazionali: la sua ulteriore diffusione e, soprattutto, la sua concretizzazione in politiche di sviluppo locale comporta un’importante azione culturale, cui il progetto intende contribuire”.
Partecipano al programma anche la Regione Toscana e la Provincia di Arezzo. Quest’ultima è rappresentata da Enzo Moretti che afferma: “mettiamo da sempre al centro delle nostre azioni i cittadini. Aderiamo quindi con impegno e convinzione ad esperienze di crescita e di sviluppo della comunità aretina”.
Ed ecco i partner “operativi”: Human Development, Capability and Poverty- International Researche Centre presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia di cui è Direttore Enrica Chiappero Martinetti che ricorda come “lavoriamo per trasferire conoscenze e attraverso laboratori come questo diamo concretezza a quello che studiamo portando anche da noi le esperienze ed i progetti nati per paesi in difficoltà”.
Attiva collaborazione anche da parte della Facoltà di Economia dell’Università di Firenze. Mario Biggeri. “l’obiettivo è dare benessere e maggiori opportunità alle persone. E’ una sfida anche metodologica con la quale speriamo di influire anche nei modi di fare politica”.
Ed infine l’Associazione Lunaria di Roma con il ricercatore Tommaso Rondinella: “stiamo completando il lavoro di definizione di un set di indicatori di sviluppo che vanno oltre le misure economiche classiche come il Pil. E lo metteremo a disposizione del progetto”.
Finalità del progetto è infatti anche un maggior impegno dei ricercatori italiani per realizzare studi e ricerche utili agli enti locali nel lavoro di analisi e di promozione di politiche coerenti con lo sviluppo umano sostenibile. Proprio per questo, sono previste tre giornate di studio e due attività di ricerca in cui sono coinvolti i ricercatori delle Università e dei Centri di ricerca partner del progetto, all’interno delle quali individuare e sperimentare indicatori di sviluppo applicabili nel contesto italiano. In alcune delle attività di ricerca saranno coinvolti in modo attivo anche gli stessi cittadini aretini, che saranno chiamati a esprimersi sulla propria idea di sviluppo del territorio.
Destinatari indiretti del progetto sono anche altri amministratori e funzionari italiani e gli studenti universitari delle facoltà di economia, giurisprudenza e scienze politiche di varie Università Italiane, che riceveranno copie dei rapporti e della pubblicazioni prodotte.