Home Cronaca Svolta nell’omicidio dell’estetista di Bari

Svolta nell’omicidio dell’estetista di Bari

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Bari – C'è un indagato per l'omicidio di Anna Costanzo (nella foto), l'estetista di 50 anni trovata morta la mattina di sabato in un appartamento di via Casavola, al quartiere San Girolamo di Bari. E' l'ex fidanzato, un commerciante di 35 anni che la vittima, con due divorzi alle spalle, aveva deciso di lasciare da un mese circa. E che forse, ma questo aspetto saranno gli inquirenti a ricostruirlo, continuava a inviarle messaggi per riconquistarla. L'uomo è stato sentito ieri per diverse ore in Questura, all'inizio come persona informata dei fatti. La sua posizione però, ''non ha convinto'' gli investigatori. A un certo punto è arrivato in Questura il suo avvocato, Mario Russo Frattasi, segnale chiaro del fatto che era diventato indagato.

E' quasi certo che a uccidere la donna, molto nota negli ambienti dello spettacolo perché collaborava con la Fondazione 'Petruzzelli' nel ruolo di truccatrice, è stata una persona che la conosceva e che è entrata in casa senza forzare la porta di ingresso sulla quale non c'erano segni di scasso. La scena del crimine, secondo gli investigatori, sarebbe stata alterata. Anna Costanzo, che viveva da sola, è stata colpita alla testa con un oggetto contundente, forse una statuetta etnica. Il corpo della donna, semivestita, era in bagno. L'omicidio avrebbe uno sfondo di natura sessuale. L'autopsia dovrà stabilire se ci sia stata violenza. Oggi il pm Gaetano De Bari dovrebbe affidare l'incarico al medico legale per l'autopsia.

A ritrovare il cadavere è stato il fratello, allarmato per la mancanza di notizie, nella tarda mattinata di sabato. Sono una ventina le persone ascoltate dalla Polizia che ha ricostruito alcuni elementi sugli ultimi movimenti della donna la sera di venerdì quando è stata riaccompagnata dopo una festa in discoteca dal cugino. L'unica traccia successiva è un messaggio inserito su Facebook a tarda ora che preannuncia la visita di tre persone ma l'attribuzione della paternità dello scritto alla vittima non è certa. Gli investigatori della Squadra Mobile attribuiscono, a questo punto, molta importanza all'esito delle analisi affidate alla Scientifica.

Articlolo scritto da: Adnkronos