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Terremoto: una testimonianza della spedizione aretina

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Terremoto: una testimonianza della spedizione aretina

Nel campo base di Castelnuovo si respira una forte tensione. Gli sfollati sono circa 200, i numeri cambiano in continuazione perchè costantemente si avvicendano persone che oltre a chiedere cibo e una tenda cercano di incontrare parenti o amici. Ogni volta che si sente anche un piccolo movimento della terra i volti delle persone cambiano, si fanno cupi e i bimbi smettono di giocare. Gli anziani e i disabili vivono nelle tende e spesso sono in difficoltà per raggiungere i servizi igenici. Il campo base della regione è ben impostato i volontari sono forti, sono animati da un grande spirito e affrontano tutte le difficoltà che costantemente si verificano. In emergenza anche poter reperire dei semplici cavi elettrici o fare acquisti di generi alimentari può essere un problema.

I battitori hanno allestito le nostre tende al campo base di San Pio già dalla nottata di oggi. Qui si è verificato un fenomeno strano, molti abitanti dei paesi limitrofi sapendo che era stato allestito un campo base dalla prot. Civ. Si sono spostati in massa creando una emergenza nella emergenza.

Le nostre tende sono state importantissime e il responsabile del campo base della regione lazio ci ha chiesto un supporto per l'intera giornata. Abbiamo montato le tende e approntato le brandine con i sacchi a pelo nel ns. campo. Abbiamo il campo a 800 m s.l.m e le escursioni termiche fra giorno e notte varino anche di 20°. I colleghi arrivati ieri ci hanno detto che nella notte si è arrivati a zero gradi. Nel pomeriggio si è svolta una riunione fra tecnici della Regione Toscana, Provincia, responsabili regionali del volontariato. Abbiamo fatto il punto della situazione e verificato le necessità e i problemi che dovevano essere risolti per la corretta gestione del campo.

Come in ogni emergenza i problemi principali sono:
– comunicazioni con cellulari
– energia elettrica
– riscaldare le tende
– vettovagliamento (difficoltà nel reperire contorni, frutta e carne)

Si è svolta anche una riunione con il sindaco, che per la prima vota è arrivato al campo base. Siamo riusciti a chiarire alcuni aspetti in merito agli acquisti di beni di consumo che da domani verranno sostenuti dal comune. A questo punto il campo è stato impostato ora si inizia a pensare a quanto le persone dovranno rimanere a verificare la possibilità di una migliore sistemazione della popolazione e si fanno alcune riflessioni sulla possibilità di ripartire. Abbiamo scoperto la grande dignità di questa gente e dai volontari della CRI abbiamo capito che ora che è stata fornita una tenda e il cibo la priorità sia quella di parlare con le persone, capire le loro necessità che vengono manifestate con fatica. Abbiamo iniziato a collaborare anche alla gestione della sorveglianza degli accessi al campo. Scusate se la forma del testo non è delle migliori ma è tardi e siamo tutti stanchi.