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Torna ad Arezzo il mercato internazionale

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Torna ad Arezzo il mercato internazionale

AREZZO – Il Mercato internazionale dei prodotti tipici, ad Arezzo da venerdì 16 a domenica 18 ottobre, quest’anno si apre alla solidarietà, con l’invito ad alcuni operatori dell’Aquila di venire in città per promuovere la gastronomia e l’artigianato dell’Abruzzo nella tre giorni dedicata ai prodotti d’eccellenza da tutto il mondo. “Stiamo mettendo a punto la partecipazione di un gruppo di operatori abruzzesi – spiegano dal quartier generale della manifestazione, nata nel 2005 da un’idea di Confcommercio e realizzata da Camera di Commercio, Provincia, Comune di Arezzo e associazioni di categoria del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura – è un piccolo gesto per aiutare la ripresa economica di quella zona, messa in ginocchio dal terremoto”.

Ma il cuore solidale dell’attesissima kermesse dedicata ai prodotti d’eccellenza da tutto il mondo batterà anche in piazza Grande, dove tutto è pronto per accogliere la 47° edzione del Mercatino dei Ragazzi del Calcit. “La parte alta della città, per un’alta finalità”: questo lo slogan che pubblicizza la presenza dei “piccoli commercianti” del Calcit, occupati per tutta la giornata di domenica 18 ottobre a raccogliere fondi per l’acquisto di strumenti utili a diagnosticare e curare i tumori. Per i visitatori del Mercato internazionale, basterà dunque fare due passi in più per sposare divertimento e solidarietà.

Per il resto, il Mercato internazionale, arrivato alla V edizione e ormai acclamato come l’appuntamento più atteso dell’autunno aretino, si ripresenta con la sua fortunatissima veste: duecento operatori (cinquanta italiani e 150 stranieri) con il meglio delle produzioni tipiche dei loro Paesi, lungo un percorso di quasi due chilometri di stand dislocati nell’area compresa fra l’arena Eden e la parte bassa di Corso Italia. Con un occhio in più di riguardo per facilitare l’afflusso dei visitatori ed evitare disagi ai negozi in sede fissa. Motivo per cui nella prima parte di via Niccolò Aretino, accanto ai Bastioni di S. Spirito, anzichè due file parallele di banchi sui due lati della strada, come in passato, ce ne sarà una sola, grazie al ‘sacrificio’ di otto banchi (quattro aretini e quattro stranieri).

La parte bassa del Corso resterà il regno dell’agroalimentare di casa nostra, con gli operatori a vendere salumi, formaggi, frutta, funghi, tartufi, miele e marmellate rigorosamente “made in Arezzo”. Ci sarà anche un posto d’onore per l’oreficeria aretina, a cui sarà dedicato uno stand in via Margaritone.

Gli stand saranno aperti dalle 9 del mattino alle 23 della sera. È confermata però l’apertura ad oltranza degli stand gastronomici all’interno dell’Arena Eden, dove sarà possibile mangiare e bere fino alle ore 2.30.

La speranza degli organizzatori è quella di superare la quota di duecentomila presenze in soli tre giorni registrata nelle ultime due edizioni, regalando alla città e alle sue attività economiche una vetrina d’eccezione per farsi apprezzare.