AREZZO – Dichiarazione del consigliere comunale Marco Tulli: «Dopo anni di battaglie, anche sul nostro territorio, per tentare di ripubblicizzare l’acqua, ecco che adesso la si vuole privatizzare per legge.
I cittadini di Arezzo sanno bene quanto si paga questa scelta, sia in termini tariffari, sia in termini di una più ampia visione del mondo, che vorrebbe vedere un bene comune come l’acqua non in mano a pochi monopolisti privati, ma proprietà di tutti.

Il voto di fiducia sul Decreto Ronchi, già approvato al Senato, che deve essere convertito in legge entro il 24 novembre, è un vero e proprio schiaffo dato in faccia ai cittadini e al buon senso.
Tra l’altro, la legge in discussione, non prevede nemmeno la costituzione di un’autorità terza che vigili proprio sull’andamento delle tariffe. Vogliamo pensare davvero che una società privata con in mano la gestione dell’acqua decida di non guadagnarci sopra? E che tutte queste multinazionali si trasformino d’improvviso in enti filantropici? La conseguenza reale sarà che verrà svenduta e trattata come merce qualcosa che ci tiene in vita tutti i giorni, qualcosa sulla quale “lor signori” non potranno non speculare. L’ultimo passo di una ideologia mercantilista che non porta rispetto per niente e per nessuno.

Spero che, insieme ai vari comitati per la ripubblicizzazione dell’acqua, si riesca a mettere in campo ogni forma di resistenza possibile affinché possa essere evitato questo scempio, a partire dalla manifestazione del 5 dicembre contro questo governo.»