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Ultima serata ad Arezzo per il Festival cinematografico

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AREZZO – Si conclude domani sera venerdì 4 dicembre ad Arezzo il festival-concorso di cinema sociale “Questioni di solidarietà: volontariato allo specchio del cinema” organizzato dalla delegazione aretina del CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana).
La serata ha inizio alle 20,30 al Cinema Eden ed è ad ingresso gratuito. Sarà proiettato il film fuori concorso “Si può fare” di Giulio Manfredonia con Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli, Andrea Bosca.
Il film si svolge a Milano agli inizi degli anni Ottanta. Nello è un sindacalista allontanato dal sindacato e mandato in una cooperativa di ex malati mentali appena dimessi dai manicomi per la legge Basaglia. Si ritrova così ad avere a che fare con un gruppo che non sa fare nulla e vive di lavori assistenziali. Credendo nella dignità del lavoro, contro il parere degli psichiatri, cerca di spingerli ad imparare un mestiere: montare parquet. In principio il tentativo sembra fallire, ma un imprevisto fa nascere l’idea del “parquet a mosaico” fatto con gli scarti.
Seguirà un breve dibattito sulle tematiche del film con Boris Sollazzo, critico di Liberazione e Film TV; Gianni Sacchetti dell’Associazione Camminando s’apre Cammino; Piero Paolo Matteini di Sogni Magici – Dialoghi di luce; Stefano Cipriani dell’Associazione Cineforum 2 e Simone Emiliani di Sentieri Selvaggi.

Al termine della proiezione si terrà la premiazione del film vincitore del concorso, presente in sala il regista che riceverà il premio.
La visione dei due film sarà anticipata dalla proiezione di un breve video realizzato dai partecipanti al workshop “Filmare il volontariato” curato dalla scuola di cinema di Sentieri Selvaggi. Il workshop si è tenuto negli stessi giorni del festival presso la sede del Cesvot e di alcune associazioni di volontariato.

“Questioni di solidarietà: volontariato allo specchio del cinema”, è una manifestazione del tutto nuova nel suo genere, che affonda le proprie radici nella realtà delle oltre 2.900 associazioni di volontariato toscano di cui Cesvot è organizzazione di costante riferimento e supporto, con compiti di formazione, consulenza, assistenza alla progettazione e di promozione di attività di ricerca, documentazione, informazione.
Proporre pellicole di cinema sociale significa offrire ai volontari e agli operatori delle associazioni di volontariato, ma anche a tutta la cittadinanza, una riflessione sulle ragioni ultime dell’impegno civile, nella convinzione che il cinema d'autore, a differenza di quello commerciale, possiede anche una forte tensione educativa a formativa accanto ad un valore artistico e culturale.