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Un clown nello spazio

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BAIKONOUR – Si presenta come una missione 'tutta di ridere' la TMA 16 della Soyuz appena partita dalla base di lancio di Baikonour, in Kazakhstan. A bordo della navetta russa diretta sulla Stazione Spaziale Internazionale c'è infatti anche il re dei clown, il patron del Cirque du Soleil, Guy Laliberté, che, già prima di salire la scaletta della navicella, ha fatto "piegare in due dalle risate" il resto dell'equipaggio e gli spettatori presenti al cosmodromo. E per la permanenza nello spazio di questo inedito turista spaziale, il sesto a volare sulla Soyuz per la modica cifra di circa 35 milioni di dollari, si parla già di una missione "oltre i limiti". Ma, soprattutto, di una missione "poetico-sociale" che collegherà, il 9 ottobre, la Stazione con artisti di 14 città del pianeta.

Partito con due cosmonauti professionisti, il comandante russo Maxim Suraiev, alla sua prima missione spaziale, e lo statunitense Jeffrey Williams che guiderà l'equipaggio della Iss che ha il mandato di completare il segmento americano dell'avamposto umano nello spazio, Laliberté ha di fatto già conquistato un primato: far ridere a crepapelle uomini che stanno per affrontare il silenzio ed il vuoto dell'Universo.

Classificato come il 562esimo uomo più ricco del mondo, con un patrimonio calcolato in 1,4 miliardi di dollari, Laliberté, secondo quanto riferito dall'agenzia spaziale russa Roscosmos, è entrato ormai in orbita con la Soyuz ed i suoi compagni di viaggio alle 11,24 ora di Mosca, le 09,24 ora italiana, per una missione che durerà 12 giorni. Laliberté arriverà sulla Iss venerdì 2 ottobre e se ne vedranno delle belle. "Sono certo che la sua ironia dissacrante sdrammatizzerà le missioni spaziali agli occhi dell'opinione pubblica, avvicinandole alla gente comune" commenta con l'ADNKRONOS lo storico dello spazio Paolo D'Angelo, segretario nazionale dell'Italian Space Society.

"La presenza di Laliberté sulla Soyuz – spiega ancora Paolo D'Angelo – ha già fatto partire questa missione con piede circense. La tradizionale foto alla partenza, di solito, anche per le missioni Nasa, è seria e composta, ma ora immortala lui e l'equipaggio con il tipico naso rosso dei clown e mentre ridono come mai accaduto nella storia dello spazio". E non solo. D'Angelo riferisce che le battute rilasciate da Laliberté a ridosso del lancio sono "estremamente significative del personaggio e del tono che assumerà una missione che, comunque, mantiene integro tutto il suo spirito scientifico".

"Con questo volo mi sono tolto lo sfizio dei primi 50 anni, ma non sarà l'ultimo, continuerò a vivere la mia vita fino in fondo, come ho sempre fatto" avrebbe dichiarato il re dei clown prima di partire. "Ne sono convinto, sarà una missione diversa – aggiunge D'Angelo – Laliberté non è un turista miliardario come gli altri. Lui è un uomo che si è fatto da solo, nato poverissimo ora ricchissimo, un uomo che ha affrontato sempre in modo estremo la sua vita. Questo lancio, come ha detto lui stesso, non sarà che un tassello del suo desiderio di vivere oltre i limiti". "La sua ironia darà una piega diversa alla vita sulla Iss" conclude lo storico dello spazio che anticipa che, tra i souvenir per gli astronauti, questa volta ci sono nasi rossi per tutti.

Cinquantenne, nato in Canada, Guy Laliberté è stato trampoliere prima poi mangiatore di fuoco e clown. Ha fondato nel 1984 il grandioso Cirque du Soleil che conta quattro mila artisti provenienti da ogni angolo del pianeta. E la fama di questo artista non è fatta solo di trapezi, nasi rossi e salti mortali. Al centro delle sue attività circensi Laliberté ha messo innanzitutto la poesia. Guy Laliberté arriva sulla Iss in veste di turista dopo Charles Simonyi, l'unico a vivere sulla Iss due vacanze spaziali nel 2007 e ad aprile del 2009. Il primo ad aprire la tradizione del turismo spaziale è stato invece Tennis Tito, il miliardario statunitense che ha abitato l'avamposto umano nello spazio nel maggio del 2001.