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Un nuovo aretino: è l’ex ministro Antonio Paolucci

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Un nuovo aretino: è l’ex ministro Antonio Paolucci

AREZZO – Attuale direttore dei Musei Vaticani, già Ministro dei Beni Culturali nel governo Dini, Commissario straordinario per il restauro della Basilica di San Francesco ad Assisi dopo il terremoto che colpì Umbria e Marche nel 1997, Soprintendente speciale per il Polo Museale Fiorentino, è particolarmente legato alla nostra città in virtù dei suoi ruoli di insegnante presso l’Università di Siena, sede di Arezzo, dopo esserlo stato della Facoltà di Lettere e Filosofia, Istituto di Storia dell’Arte di Firenze, e di promotore culturale culminato nell’organizzazione della mostra di due anni fa dedicata a Piero della Francesca.
Le competenze tecniche di Paolucci riguardano la gestione dei musei, la tutela del patrimonio storico e artistico e il restauro: tutte condensate in una ricca produzione scientifica su cataloghi e riviste specializzate oltre che in libri sulla pittura italiana del Quattrocento e del Cinquecento tra cui una monografia sempre su Piero della Francesca del 1989, oramai un classico della storia dell’arte che ha contribuito a divulgare la conoscenza del pittore nel mondo. Nel febbraio 2008 è stato nominato presidente del Comitato per il Quarantennale della Fiera Antiquaria di Arezzo.
“Conferire la cittadinanza onoraria al professor Antonio Paolucci – ha ricordato il Sindaco Giuseppe Fanfani – significa interpretare ed esprimere un sentimento di gratitudine e di riconoscenza nei confronti dei lungimiranti e intelligenti stimoli dati dal professore al mondo dell’arte e dell’antiquariato della nostra terra. Se la mostra su Piero della Francesca ha avuto apprezzamenti da tutto il mondo, l’apporto di idee e di contenuto altamente innovativo offerti da Paolucci in occasione delle celebrazioni per il quarantennale della Fiera Antiquaria, ha permesso all’associazione stessa di individuare criteri nuovi e certi, atti a disegnare la nuova Fiera e a rilanciarla a livello internazionale. Non meno importante motivazione, in questo conferimento di cittadinanza onoraria, è l’onestà e il rigore intellettuale di Antonio Paolucci: che queste sue caratteristiche siano portate a modello per le giovani generazioni”.