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Usa, incriminato il giovane attentatore

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DETROIT – E' stato ufficialmente incriminato il giovane di origini nigeriane di 23 anni, accusato di aver tentato di far esplodere il volo da Amsterdam e Detroit con 278 persone a bordo il giorno di Natale.
Il giovane, residente a Londra, è figlio di un facoltoso banchiere che in questi mesi aveva tentato di segnalare l'estremismo religioso del figlio. Umar Farouk Abdulmutallab era dunque entrato in un database del terrorismo il mese scorso, dopo che suo padre aveva espresso al Dipartimento di Stato le proprie preoccupazioni per le idee radicali e i contatti con gli estremisti del figlio. Lo scrive il 'Washington Post', citando fonti ufficiali dell'amministrazione Usa e spiegando che il padre dell'attentatore aveva manifestato i timori all'ambasciata americana in Nigeria. Il nome del giovane non era però stato incluso nelle 'no fly list' che riguardano i voli aerei perché le informazioni al suo riguardo erano insufficienti. Nel giugno 2008 ad Abdulmutallab era stato concesso un visto turistico di due anni dall'ambasciata americana a Londra che il giovane ha usato per recarsi negli Stati Uniti almeno due volte.
Stando a fonti governative britanniche, si legge sulla BBC on line, il ragazzo aveva ottenuto un permesso studio tra il 2005 e il 2008 per risiedere nel Regno Unito dove era iscritto alla facoltà di ingegneria poi le autorità hanno respinto la richiesta per il rinnovo del permesso.
Abdulmutallab è stato formalmente incriminato ieri da una corte distrettuale del Michigan e rischia fino a 20 anni di carcere. Il giudice Paul D. Borman ha informato il giovane nigeriano delle accuse a suo carico dopo averlo ascoltato presso il centro ospedaliero dell'università del Michigan di Ann Arbor, dove Abdulmutallab è stato ricoverato per le ustioni riportate nel tentativo di far eplodere un potente ordigno.
L'attentatore ha detto agli agenti dell'Fbi dopo il suo arresto di essere in contatto con i terroristi di Al Qaeda in Yemen. Una informazione questa, riporta ancora il quotidiano Usa, che gli investigatori stanno ancora verificando.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign