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Valdichiana: Focolaio di West Nile Desease (WND-Febbre del Nilo)

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Valdichiana: Focolaio di West Nile Desease (WND-Febbre del Nilo)

AREZZO – Si chiama “Febbre del Nilo”, (West Nile) ed è un virus trasmesso dalla zanzara del genere Culex. Adesso sta facendo delle comparse anche nel nostro Paese.
I Servizi Veterinari della Asl, Zona Valdichiana, hanno accertato la positività sierologica di due cavalli, evidentemente punti da zanzare infette. La situazione è in rapida evoluzione ed altre strutture poste, sia su Castiglion Fiorentino che su Cortona sono oggetto di osservazione e di indagini di vario tipo.
Sono state immediatamente intraprese tutte le misure di controllo e restrittive previste dai piani nazionali nonché le indagini sierologiche del caso in stretta collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico di Teramo (Centro di Referenza Nazionale per la WND) e l'Università degli studi di Perugia presso la quale uno dei soggetti sospetti era stato prontamente trasferito.
I cavalli presentano una sintomatologia clinica neurologica. Sono allevati in una scuderia nel Comune di Castiglion Fiorentino. Altre due strutture poste su Cortona risultano sotto osservazione
Questa infezione è stata accertata nelle passate settimane nel Polesine e nella parte nord della Romagna. Una decina le persone infettate. Come tutte le infezioni, anche questa, è curabile e guaribile, ma può provocare conseguenze gravi quando interessa persone che hanno altre patologie, fino ad arrivare anche alla morte.
La "febbre del Nilo" si trasmette solo con la puntura d'insetto. Normalmente decorre senza sintomi o con sintomi parainfluenzali e viene curata in 3-6 giorni. In rari casi, tuttavia, soprattutto negli anziani o nei malati cronici, si rende necessario il ricovero in ospedale.

CHE TIPO DI MALATTIA E'?
La “West Nile Disease” (W.N.D.) è una malattia infettiva virale trasmessa dalle zanzare che interessa sia gli animali che l’uomo. L’agente infettante, sopravvive in natura tramite la realizzazione di un ciclo che coinvolge zanzare, come serbatoio e vettore biologico, e uccelli (soprattutto passeriformi), come ospiti amplificatori.
Il virus arriva nelle nuove aree tramite gli uccelli migratori. Per questo la maggior parte degli episodi di malattia si manifesta in aree umide, dove c'è convivenza tra avifauna stanziale e migratoria ed anche abbondante presenza di zanzare; il virus è in grado di infettare diverse centinaia di specie di uccelli, ma solamente alcune sviluppano una virulenza tale da essere infettanti per il vettore, cioè le zanzare. La malattia ha perciò un’incidenza stagionale legata all’attività degli insetti.
Occasionalmente l’uomo e gli altri animali (in particolare il cavallo) si infettano a seguito della puntura di zanzare infette. Non c'è invece passaggio del virus nel contatto tra uomo o cavallo e uomo. La presenza del virus nel sangue è di breve durata. E’ ammessa la rara eventualità di trasmissione tramite trasfusione di sangue qualora si verifichi nel breve periodi della fase viremica.
Nell'uomo la maggior parte delle infezioni ha decorso asintomatico, praticamente non ci si accorge di nulla. In un 15 – 20% dei casi invece si manifesta, dopo un periodo di incubazione di 3 – 15 giorni, una sindrome influenzale (febbre, mal di testa, mialgia, nausea e vomito). La sindrome dura di norma 2 o 3 giorni. In meno dell'1% dei casi invece la malattia si manifesta con sintomi neurologici (meningite o meningoencefalite o mielite) associati a febbre elevata.
Anche nel cavallo la maggior parte delle infezioni da “febbre del Nilo” ha decorso asintomatico. In poco meno del 10% dei casi però i cavalli infetti mostrano sintomatologia nervosa, che è diversa da soggetto a soggetto in dipendenza dell'area del sistema nervoso centrale colpita dalle lesioni infiammatorie. La maggior parte dei soggetti che si ammala guarisce spontaneamente.

COME CI SI DIFENDE?
Le misure di prevenzione, come per tutte le malattie trasmesse da vettori, sono finalizzate ad impedire il contatto tra gli animali e gli uomini suscettibili e i vettori (zanzare) infetti.
E' opportuno per tutta la popolazione potenzialmente esposta e per i lavoratori a rischio proteggersi dalle punture di zanzare usando repellenti, indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe, quando si è all'aperto, soprattutto all'alba e al tramonto, predisponendo la protezione delle finestre con zanzariere. Le autorità sanitarie possono predisporre campagne di disinfestazione e bonifica.
Per quanto riguarda gli animali, ed in particolare i cavalli, i veterinari suggeriscono il ricovero notturno all'interno delle strutture, spegnere le luci all'interno delle stalle, mantenendone al contempo altre accese lontane dai ricoveri degli animali, mantenere gli uccelli fuori dalle scuderie ed impedire la loro nidificazione in vicinanza o all'interno delle scuderie.
Utile è anche la lotta alle zanzare attraverso sia trattamenti periodici che mezzi di barriera (copertura delle parti scoperte, utilizzo sulla pelle di sostanze repellenti o dei comuni emanatori elettrici. Ancora più efficaci risultano essere azioni quali la rimozione di possibili luoghi di riproduzione delle zanzare (raccolte di acqua stagnante, stagni, tombini, ecc.) e la pulizia e lo sfalcio della vegetazione circostante le strutture.