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Valtiberina: donazioni sangue in aumento

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Valtiberina: donazioni sangue in aumento

SANSEPOLCRO – L'Azienda sanitaria – con una propria nota – torna sul tema delle donazioni del sangue in Valtiberina. Lo fa dopo le "riflessioni" fatte dal portavoce del Comitato per la difesa dell'ospedale, Gian Piero Giuliani, prendendo spunto dalla pubblicazione dei dati di attività da parte dell'Avis di Sansepolcro.
Si tratta di precisazioni che l'Azienda sanitaria "ritiene doverose, soprattutto nei confronti dei donatori che, come è noto, in Valtiberina sono eccezionalmente numerosi, specialmente in relazione al numero di abitanti, così come nei confronti delle Associazioni che li coordinano con competenza e dedizione in un rapporto di assoluta correttezza e collaborazione con il Centro Trasfusionale dell'ospedale".
"Contrariamente a quanto affermato in questi giorni, le donazioni di sangue in Valtiberina godono di buona salute. Infatti – si legge nella nota inviata dall'Azienda sanitaria – i cittadini della Valtiberina continuano ad esprimere un alto senso civico ed umanitario, garantendo un costante afflusso di donatori, sia presso l'Avis che presso le altre Associazioni che operano nel settore. Più in particolare, come ben sanno le Associazioni che ricevono i rendiconti settimanali, anche quest'anno si è registrato un aumento delle donazioni di sangue e, più ancora, di plasma, pari al 5,7%. In termini numerici, ad oggi, ci sono state 3.408 donazioni, contro le 3.214 del 2008. Quindi, 194 unità in più, con l'acquisizione di 66 nuovi donatori, molti dei quali appena diciottenni. La stessa Avis, quest'anno ha fatto registrare un aumento complessivo delle donazioni rispetto al 2008, pari al 4%. Certamente – prosegue la nota della Usl – su questo aumento hanno influito anche gli eventi drammatici accaduti a L'Aquila ed a Viareggio. Eventi a cui i nostri donatori hanno risposto con la solita generosità. In ultimo, non possiamo dimenticare l'eccezionale impegno dei nostri donatori per la gravidanza gemellare di una giovane thalassemica. Una vicenda che si è felicemente conclusa il 10 dicembre u.s. con la nascita presso l'Ospedale di Arezzo di 2 maschietti".
Questi sono i dati sui quali è necessario ragionare. Questi i risultati, frutto del lavoro di grande collaborazione fra le Associazioni dei donatori e l'Azienda sanitaria. Ed è per questo insieme di ragioni che alla Asl “appare strumentale e pretestuosa l'interpretazione fornita dal portavoce del Comitato dei Cittadini per la difesa dell'Ospedale Giuliani, il quale, prendendo a riferimento esclusivamente i dati forniti dall'Avis sulle donazioni giovanili ricomprese nella fascia di età tra 18 e 25 anni, parla genericamente di "crollo delle donazioni in Valtiberina", adducendone poi la responsabilità al trasferimento dell'emoteca ad Arezzo".
"Allo stesso tempo, è importante sottolineare che la contrazione delle donazioni da parte delle fasce giovanili registrata dall'Avis, fortunatamente non trova conferma tra le altre Associazioni e, nel complesso nelle donazioni ricevute dal Centro Trasfusionale. In questo contesto – conclude la nota – valutiamo comunque positivo il proposito espresso dal presidente dell'Avis di tornare all'interno delle scuole per promuovere tra gli studenti l'importanza delle donazioni. Un proposito a cui anche la Asl continuerà a dare il suo contributo con la partecipazione attiva del proprio personale, nella convinzione che il mantenimento dei risultati positivi fin qui raggiunti necessiti di un costante impegno informativo, divulgativo e di educazione alla salute, specialmente tra le giovani generazioni".