Home Nazionale Voto in Afghanistan, Karzai e Abdullah rivendicano la vittoria

Voto in Afghanistan, Karzai e Abdullah rivendicano la vittoria

0

KABUL – Hamid Karzai e Abdullah Abdullah rivendicano entrambi la vittoria alle elezioni presidenziali di ieri in Afghanistan, ma la Commissione elettorale indipendente (Iec) frena e avverte che è troppo presto sapere chi ha vinto.

Secondo dati non ufficiali, alle elezioni di ieri – giudicate dalla comunità internazionale un "successo" a dispetto delle minacce dei Talebani – avrebbe votato tra il 40 e il 50% degli aventi diritto.

"Nessuno può essere dichiarato vincitore prima che sia annunciato da noi il risultato ufficiale", ha chiarito il portavoce della Commissione, Noor Mohammad Noor, secondo cui i primi dati del voto non saranno disponibili che la prossima settimana.

Intanto, però, i team dei due principali candidati alle elezioni di ieri hanno condotto propri calcoli e sondaggi sulla base dei quali hanno rivendicato entrambi la vittoria. "Sulla base delle informazioni che abbiamo ricevuto dagli uffici della nostra campagna, posso dire per certo che siamo in testa. I nostri dati dicono che abbiamo voti sufficienti per vincere, per cui non c'è bisogno di un secondo round", ha detto Haji Din Mohammad, capo della campagna elettorale del presidente uscente. "Crediamo di avere oltre il 50% dei voti", ha fatto eco il portavoce di Karzai, Seddiq Seddiqi.

Dal canto suo, il portavoce di Abdullah, Sayyid Agha Fazel Sancharaki, ha dichiarato: "Quello che sostiene l'ufficio di Karzai non è corretto. Il risultato è di fronte a voi. Potete vedere Abdullah in testa con il 62%, mentre Karzai ha il 31%". Secondo il portavoce, questi dati sono stati forniti dai loro osservatori ai seggi in 30 delle 34 province afghane.

I primi dati non ufficiali, resi noti dall'agenzia d'informazione 'Pajhwok', indicano però che Karzai avrebbe ottenuto la maggioranza dei voti in alcuni seggi campione diffusi su tutto il territorio, distaccando l'ex ministro degli Esteri Abdullah. Secondo questi risultati parziali, che indicano solo una tendenza del voto, Karzai avrebbe fatto il pieno nelle aree meridionali e orientali del Paese, a maggioranza pashtun, mentre Abdullah avrebbe sfondato nel nord a maggioranza tagika. A Kabul, invece, tra Karzai e Abdullah si registrerebbe un testa a testa.

Maggiore il distacco per gli altri candidati per i quali, alla vigilia del voto, si prevedeva un buon risultato, ovvero Ramazan Bashardost, ex ministro della Pianificazione, e Ashraf Ghani, ex ministro delle Finanze. In caso di secondo turno, gli esperti concordano che sarà decisivo il voto dell'ovest del Paese, dove l'affluenza è stata elevata.

"Incoraggiamo tutti i candidati a rispettare il processo elettorale e ad evitare annunci prematuri su possibili risultati" ha detto a Bruxelles il portavoce della Commissione europea, John Clancy, commentando il voto.

Intanto, all'indomani delle elezioni, questa mattina un seggio è stato dato alle fiamme nel distretto di Kushi-i-Kuhna, a nord-est di Herat. Gli insorti, che hanno sferrato l'attacco contro il sito elettorale che si trova all'interno dell'area del Regional Command West a comando italiano, pensavano che all'interno ci fossero le schede elettorali, ma queste erano già state trasferite.

E a poche ore dalla chiusura dei seggi, una strada lungo la quale erano stati collocati ordigni esplosivi improvvisati (Ied) è stata individuata nella zona di Posht-i-Rud, nel distretto di Farah, nella zona occidentale del Paese, dove operano i militari italiani. Gli ordigni sono stati individuati grazie all'utilizzo dei Predator italiani.

Mentre due soldati britannici sono rimasti uccisi dall'esplosione di una bomba nella provincia meriodionale di Helmand, storica roccaforte talebana. Con la morte dei due militari, sale a 206 il numero totale delle vittime delle forze Regno Unito dall'inizio del conflitto in Afghanistan.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign