Home Cultura e Eventi Cultura ‘William Parker & Resonance Quartet’ al Signorelli di Cortona

‘William Parker & Resonance Quartet’ al Signorelli di Cortona

0
‘William Parker & Resonance Quartet’ al Signorelli di Cortona

Si avvia a conclusione la straordinaria stagione concertistica promossa dalla Fondazione Toscana Musica Arte – I Concerti di Arretium che si sta svolgendo con successo al teatro Signorelli di Cortona.
Giovedì 23 aprile un altro esclusivo appuntamento con il grande jazz di William Parker & Resonance Quartet.
E' sempre difficile dover riassumere in poche righe la vita professionale di un musicista dalle molteplici espressioni artistiche dello spessore di William Parker.
Il contrabbassista americano attraversa un periodo di grande fecondità artistica e le sue produzioni destano sempre molto interesse così come la sua figura di protagonista assoluto della musica improvvisata, inoltre, è il contrabbassista tra i più richiesti degli ultimi trent’anni.
Anche in questo caso le motivazioni che lo hanno ispirato nell'incisione “Criminal in the white house” sono sicuramente concepite e realizzate dalla felice intuizione di saper inglobare i caratteri essenziali e irrinunciabili della musica afroamericana nel suo jazz , dimostrando di essere pienamente cosciente del ruolo di guida spirituale, coscienza critica e ultimo erede della cultura, non solo musicale, afroamericana del novecento offrendo un repertorio di brani fortemente connotati politicamente, attingendo a piene mani a quello spirito popolare nero che ha le proprie radici non solo nel free, ma anche nel jazz delle origini, nel blues, nel soul e nel black folk.
In questa incisione Parker ne dà un ulteriore testimonianza insieme ad un altro grande artista, il batterista Hamid Drake partner di mille avventure con il quale, nella tradizione free hanno sempre giocato un ruolo determinante nel porgere messaggi, nel farsi carico di veicolare parole pesanti e dense di significati.
Gli altri protagonisti del Resonance Quartet sono gli artisti Daniele Malvisi e Alessandro Giachero scelti da Parker per il progetto, musicisti di grande spessore che nei due anni di collaborazione hanno dimostrato al contrabbasista newyorkese totale dedizione, versaltilità sonora e stilistica attraverso mirabili fraseggi di grande difficoltà tecnica ed espressiva, dando subito sicurezza e solidità all'interplay.