Bogotà – "Le 5mila foto sono al sicuro in Colombia". Così ha dichiarato Antonio Zappadu, il fotografo al centro della vicenda degli scatti a Villa Certosa, in un'intervista al giornale colombiano 'El Espectator'. "L'agenzia Eco Prensa, che ne detiene i diritti, può fare quello che vuole con queste immagini ma, nonostante questo, io ho chiesto loro di non vendere niente per ora" ha detto ancora il fotografo sardo che poi ha aggiunto: "Con le mie foto, Eco Prensa ha tra le mani una bomba".
Nell'intervista Zappadu – che è sposato con una colombiana con la quale ha avuto due figli – ha spiegato che i tre dvd che contengono le immagini sono custoditi in una cassetta di sicurezza dell'agenzia fotogiornalistica colombiana.
Zappadu ha poi difeso i suoi scatti, ricordando che alcuni sono stati scattati in luoghi pubblici come l'aeroporto della Costa Smeralda: "Le hanno bloccate senza vederle – ha detto – secondo quanto stabilito dal garante della privacy le foto scattate all'aeroporto non violano la privacy di nessuno e quindi sono libere di essere pubblicate".
Zappadu, che mercoledì prossimo a Roma presenterà all'hotel Nazionale il libro autobiografico scritto con il fratello Salvatore e dal titolo 'Antonello Zappadu, l'incubo di Berlusconi', racconta ai colombiani che teme di più il premier italiano che non i guerriglieri delle Farc in quanto con Berlusconi ''bisogna sempre stare nascosti. Ha un apparato di sicurezza di 180 uomini armati che controllano le colline attorno a Villa Certosa con fucili di precisione e binocoli. Chi mi assicura che non mi confondano con un cecchino e mi sparino?''.
Infine, a 'El Espectator' Zappadu annuncia che la prossima settimana sarà in Colombia.