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A Ponte Buriano il primo depuratore della riserva naturale

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A Ponte Buriano il primo depuratore della riserva naturale

Arezzo – Lo realizzerà la Società Nuove Acque a Ponte Buriano nell’omonima Riserva Naturale, in base ad un accordo stipulato con la Provincia di Arezzo, Ente gestore dell’area protetta, a tutela di una zona di grande importanza naturalistica e ambientale. L’investimento richiesto è di di quasi 730.000 euro ed è finanziato per poco più di 100.000 euro con un contributo assegnato dalla Regione Toscana alla Provincia di Arezzo nell’ambito della gestione della Riserva Naturale. Servirà la zona di Ponte Buriano e prevede anche la realizzazione di un nuovo collettore fognario di 1.050 metri che si svilupperà lungo la strada provinciale Setteponti. Ha una potenzialità di 600 abitanti equivalenti ed è quindi dimensionato anche per ricevere e trattare in futuro le acque reflue delle frazioni di Cincelli e Meliciano. Sono previste due stazioni di sollevamento per risolvere i problemi che crea l’orografia della zona.
Nuove Acque ha consegnato i lavori alla ditta aggiudicataria alla fine di settembre e si prevede che il nuovo impianto possa entrare in funzione nel secondo semestre 2011.
“Quello che ci apprestiamo a realizzare – commenta l’Amministratore delegato di Nuove Acque, Jerome Douziech – non sarà un tradizionale impianto di depurazione. Il progetto prevede infatti che venga utilizzato un sistema combinato di procedure, denominato “Rhizopur”, che unisce due tecniche di depurazione delle acque (letto batterico e infiltrazione-percolazione) e una di trattamento dei fanghi (rizocompostaggio)”
Questo metodo di trattamento prevede l’impiego di un letto batterico, preceduto da un dispositivo di grigliatura e permette l’eliminazione della sedimentazione primaria del refluo dei trattamenti.
Gli effluenti vengono successivamente trattati in letti di filtrazione a tre strati di materiale inerte, colonizzati da canneto (canne di palude tipo Phragmites Australis), nei quali si ha, oltre ad un ulteriore abbattimento del carico inquinante grazie ai processi naturali di fitodepurazione, anche l’ispessimento e la stabilizzazione dei fanghi.
“Impieghiamo quindi tecnologie che sono in grado di garantire la massima tutela dell’ambiente e quindi la stessa qualità della vita delle comunità locali – afferma Douziech. E continuiamo a utilizzare, ovunque sia possibile, la tecnica naturale della fitodepurazione”.
E l’attenzione all’ambiente trova conferma nel rispetto della zona nella quale l’impianto verrà inserito. “Si è curato al meglio l’inserimento nell’ambiente e nel paesaggio del depuratore che verrà realizzato poco dopo l’abitato di Ponte Buriano in vicinanza di un bosco che costituisce una barriera naturale che impedirà la vista dell’impianto, per quanto la parte realizzata fuori terra risulti ridotta, a chi volgerà lo sguardo sia dalla zona limitrofa all’abitato di Ponte Buriano, che da quella di Monte Sopra Rondine, sulla sponda sinistra dell’Arno”.
Per minimizzare ulteriormente l’impatto visivo è previsto che l’impianto venga mascherato piantumando alberi e arbusti autoctoni lungo il perimetro della recinzione..
I manufatti costituenti i processi di depurazione (letto batterico e vasche di rizofiltrazione) saranno realizzati nel rispetto dell’ambiente circostante, con ripristini in pietra.
“La Provincia – dichiara Antonio Perferi, Assessore alle Aree Protette della Provincia di Arezzo – ha proposto a suo tempo la necessità di questo intervento alla attenzione del Comune, poi della Società Nuove Acque e lo ha sostenuto, anche finanziariamente, nell’ottica della riqualificazione ambientale dell’area di Ponte Buriano, con un beneficio per i residenti, per la qualità delle acque dei corsi d’acqua direttamente interessati e per gli ambienti naturali, che qui sono particolarmente importanti per numerose specie uccelli che vi trovano rifugio in diversi momenti dell’anno In questa strategia si colloca la previsione di altri interventi di miglioramento ambientale di tutta l’area umida della Riserva Naturale e per migliorare la sua fruizione da parte dei residenti e dei visitatori.”
“Siamo ovviamente soddisfatti per l’avvio della realizzazione di quest’opera che il Comune di Arezzo aveva già inserito nei suoi programmi – commenta l’assessore all’ambiente, Roberto Banchetti. Una soddisfazione duplice in relazione all’impiego di tecniche innovative, e tra queste la fitodepurazione, che rappresentano un ulteriore segnale di attenzione all’ambiente. Arezzo dispone di un’efficace sistema di depurazione delle acque che adesso viene ulteriormente implementato a conferma che la tutela dell’ambiente e quindi la difesa della salute dei cittadini sono un’autentica priorità. Tanto più un’area protetta come quella di Ponte Buriano e Penna”.