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A un mese dall’ultimo dell’anno non sono finite le polemiche

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A un mese dall’ultimo dell’anno non sono finite le polemiche

AREZZO – Dichiarazioni dei consiglieri comunali Stefano Baldi (Udc) e Franco Barbagli (Arezzo Futura): «Due le interrogazioni presentate nell’ultimo Consiglio Comunale relative agli spettacoli nelle piazze cittadine previsti per la notte di San Silvestro e non svoltisi per il maltempo. Le hanno presentate i consiglieri Franco Barbagli (Arezzo Futura) e Stefano Baldi (Udc): “poco ci è piaciuto – ha rilevato Barbagli – il rimbalzo di responsabilità tra l’assessorato e il soggetto organizzatore. Questo sottende una certa incapacità a progettare eventi che pur affidati a soggetti esterni dovrebbero prevedere schemi organizzativi garantiti. A questo punto le domande che si pongono, e sulle quali le risposte mancano a un mese dai fatti, sono: quanto era l’importo preventivato e quanto è stato effettivamente corrisposto considerando il fallimento totale della serata e la mancata erogazione del servizio da parte del soggetto incaricato dal Comune. Inoltre, visto che si è parlato in questi giorni di tutela della sicurezza pubblica, perché non sono state attivate preventivamente, a quanto risulta, la commissione di pubblico spettacolo e la commissione sicurezza”?
La sensazione di Baldi “è che si operi non per cercare di costruire progetti con un’identità e un’organizzazione precise. È possibile che l’amministrazione affidi a un soggetto esterno la responsabilità di un evento così importante con la leggerezza che poi si è evidenziata, come se dal risultato della festa dell’ultimo dell’anno non dipenda la buona immagine del Comune? Chi ha pensato e organizzato l’ultimo dell’anno 2009 se non uffici comunali alle dirette dipendenza dell’assessore De Robertis? Il minimo che ci possiamo aspettare, ma l’attesa mi sembra che duri più del dovuto visto che siamo già a febbraio, è una verifica sulla implementazione del progetto ‘ultimo dell’anno’ e magari la riorganizzazione degli uffici competenti sopra citati per evitare, fra 11 mesi, ulteriori brutte figure”.»