Home Cronaca ‘A volte basta un click..’: arrivano 2500 paia di scarpe a Kabul

‘A volte basta un click..’: arrivano 2500 paia di scarpe a Kabul

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Arezzo – Ne hanno dato commossa e riconoscente conferma Padre Giuseppe Moretti, unico sacerdote cattolico in Afghanistan, nella cui capitale gestisce da anni una scuola per bambini orfani o bisognosi di ogni forma di assistenza, e il dr. Alberto Cairo (candidato al Premio Nobel per la Pace 2010), che presta con grande dedizione la sua opera nel territorio afghano da oltre 20 anni con all’attivo oltre 29.000 interventi di applicazione di protesi per mutilati.
Padre Moretti e Alberto Cairo sono i referenti della raccolta a Kabul e si occuperanno della distribuzione della merce, una parte della quale è destinata anche agli orfani delle suore di Madre Teresa e delle Piccole Sorelle di C. de Foucauld.
Promotore dell’iniziativa umanitaria il Rotary Club di Arezzo, il cui past president dr. Alberto Cappelli ha fatto appello alla generosità dei calzaturieri italiani, per cercare di evitare a tanti bambini afghani l’amputazione degli arti inferiori, dovuta spesso a cancrena, conseguenza del loro affrontare il gelo a piedi nudi.
Testimoni diretti di queste menomazioni per la sua partecipazione a missioni internazionali in quel paese il Col. Antonio Frassinetto, attuale Comandante Provinciale dei Carabinieri di Arezzo, e la moglie Michela che, con le sue belle e toccanti fotografie scattate a Kabul lo scorso anno, ha divulgato il problema e coinvolto emotivamente amiche e mogli di soci rotariani.
Proprio grazie all’interessamento del colonnello è stato possibile superare le non poche difficoltà legate a motivi di sicurezza e le infinite procedure burocratiche per far giungere a Kabul la merce attraverso i canali militari.
Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile. Hanno inizialmente partecipato alla raccolta calzaturieri e commercianti aretini, quali: Bruni Calzature, F.lli Soldini, Del Cucina, Bracciali, F.lli Pietrini di Scarpamondo, il negozio La pelle e l’Ortopedia Crispi.
Successivamente ai contatti con il presidente dell’ANCI, dr. Vito Artioli, fra l’altro un rotariano, che ha approvato e diffuso la richiesta agli iscritti all’associazione, le scarpe sono arrivate da tutta Italia, in particolar modo dalle Marche, dove il dott. Tosi, presidente dell’Associazione industriali, ha preso a cuore il problema e invitato personalmente i calzaturieri a partecipare all’iniziativa.
Alla raccolta di scarpe si sono poi aggiunti 600 paia di calzettoni di lana, offerti dai F.lli Peruzzi, e un cospicuo quantitativo di materiale di cancelleria inviato da A.B.C., un grande distributore di Modugno (BA).
A tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del service vanno i sentiti ringraziamenti del Rotary Club di Arezzo.
Un particolare caloroso grazie il dr. Cappelli vuole esprimere, a nome del Club, al socio Gino Cecconi, titolare dell’omonima impresa di trasporti e spedizioni, che ha prima generosamente messo a disposizione il magazzino per lo stoccaggio della merce e poi ha effettuato gratuitamente il trasporto della stessa all’aeroporto militare di Pisa.
Al complesso iter hanno avuto parte determinante l’Ambasciata italiana di Kabul e il Comando Operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore della Difesa che, approvando l’iniziativa, hanno consentito la sua realizzazione nonché i militari del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania”, ex collaboratori del Col. Frassinetto, i quali, con grande professionalità e disponibilità, pur rischiando per la loro sicurezza, non hanno esitato ad attraversare l’intera città di Kabul, effettuando il trasferimento dall’aeroporto al centro in cui giornalmente opera il Dr. Alberto Cairo.

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