Home Nazionale Abu Omar punta il dito sugli Usa: ‘Il mio sequestro ne svela il volto’

Abu Omar punta il dito sugli Usa: ‘Il mio sequestro ne svela il volto’

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Roma – (Adnkronos/Aki) – "Il mio rapimento ha svelato senza dubbio il vero volto dei servizi segreti americani, che compiono operazioni contrarie alle convenzioni internazionali". E' questo il commento ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL di Hasan Mustafa Nasr, noto come Abu Omar – l'ex imam della moschea di viale Jenner a Milano rapito nel 2003 da un commando della Cia perche' sospettato di legami con il terrorismo internazionale – al documento 'segreto' della Cia pubblicato ieri dal sito Wikileaks.
Nel documento, il rapimento di Abu Omar e' citato come vicenda negativa, che mette sotto una cattiva luce la strategia dei servizi Usa contro il terrorismo. In seguito a quell'episodio, l'Italia spicco' alcuni mandati d'arresto nei confronti di agenti Usa coinvolti nel rapimento del religioso, poi trasferito in un carcere egiziano. In un'intervista ad AKI da Alessandria d'Egitto, dove vive oggi, Abu Omar afferma che il suo rapimento e' la "prova" del fatto che gli Stati Uniti sono un Paese "esportatore di terrorismo".
Una percezione che, secondo il documento pubblicato da Wikileaks, la Cia teme che possa diffondersi tra la comunita' internazionale, visti i numerosi cittadini americani reclutati da al-Qaeda per condurre operazioni terroristiche. "Nonostante gli Stati Uniti sostengano di essere il Paese delle liberta' e dei diritti umani, il mio rapimento dimostra come tutte queste frasi siano prive di fondamento", aggiunge l'ex imam di viale Jenner.
Il suo caso, sostiene, "ha svelato molti segreti che erano tenuti nascosti al mondo", oltre a fare emergere "le operazioni sporche che gli Stati Uniti hanno compiuto al di fuori del diritto internazionale", che "si contano a decine, anzi a centinaia". Gli agenti degli Stati Uniti "hanno negoziato con me perche' non rivelassi lo scandalo – racconta – offrendomi la cittadinanza americana e due milioni di dollari, ma io mi sono rifiutato".
Ora che e' tornato a vivere libero nel suo Paese, il religioso ha annunciato l'intenzione di candidarsi alle elezioni parlamentari di novembre. "Alcune forze politiche, come il Movimento del 6 Aprile e l'Assemblea nazionale per il Cambiamento, mi hanno proposto di candidarmi ad Alessandria, ma non ho ancora preso una decisione", conclude.

Articlolo scritto da: Adnkronos