Home Attualità Agli italiani non sfugge il cestino giusto

Agli italiani non sfugge il cestino giusto

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ROMA – Se lo scontrino fiscale fa ancora corrugare la fronte – dove cestinarlo' -, nessun dubbio su giornali, scatole, lattine, bottiglie in plastica o vetro. Gli italiani non dimostrano alcun imbarazzo a scegliere il bidone giusto dove gettarli. E allora 'chapeau!' ai nostri concittadini che hanno imparato l'arte del riciclo. L'ambiente ringrazia.
'Eco-friendly' anche diverse personaltà del mondo politico, culturale e dello spettacolo che, curiosando tra le loro abitudini casalinghe, dichiarano all'ADNKRONOS di raccogliere in modo differenziato i rifiuti ormai da anni, di essere abbastanza informati sul riciclo ma di avere qualche perplessità sul destino finale della spazzatura dopo averla scrupolosamente divisa.
Frutto di un impegno costante e di una crescente sensibilità 'verde', la raccolta di carta e cartone guadagna pure un record. Nel 2009 l'Italia ne ricicla oltre l'80% (52 chilogrammi a testa con un aumento del 5,2% rispetto all'anno precedente). In 10 anni, si è passati da 250 mila a oltre 3 milioni di tonnellate di carta riciclata che ha evitato, spiega Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulotica), 196 nuove discariche con il beneficio di tutta la collettività. Soprattutto in Campania, dove passata la crisi dei rifiuti, 'rinasce' come regione che ricicla di più, insieme alla Sardegna.
Sondando così il parere di una napoletana doc, Maurisa Laurito ritiene di avere una buona conoscenza della raccolta differenziata e di praticarla "da diversi anni". Sull'informazione generale avanza, però, qualche perplessità, perché secondo l'attrice "non sempre c'è chiarezza, e resta la difficoltà personale di mettere alcune cose nel sacchetto giusto". Comunque, non si arrende e continua a separare i rifiuti nonostante si sia posta una domanda (tra le più comuni): "A che serve tutta questa fatica se poi ci sono i camion che raccolgono la spazzatura e la mettono tutta insieme?".
Stesso dubbio per un'altra napoletana, Tosca D'Aquino, che comunque dice di aver "cominciato a fare la raccolta differenziata fin da piccola: a casa mia – dichiara – ce la mettiamo tutta. L'educazione ricevuta da mia madre la trasmetto ora ai miei figli. In generale, però, penso che gli italiani non siano ancora pronti per una pratica che pecca di informazioni chiare".
Enrica Bonaccorti è ancora più diretta: "Il mio rapporto con la raccolta differenziata è di vergogna e di ignoranza ma di assoluta adesione all'operazione. Dobbiamo farla ma non abbiamo ancora cultura, una corretta informazione e ci è difficile metabolizzarle. A casa faccio quello che posso, ho i diversi contenitori ma poi sbaglio sempre. Non sono perfetta ma ho tanta buona volontà".
Restando in campo televisivo, Fabrizio Frizzi, dice di avere un rapporto con la raccolta differenziata "di grande attenzione, sperando poi – aggiunge- che il tempo impiegato a raccogliere carta e vetro non sia vanificato perché magari viene tutto mandato allo stesso posto. Comunque ho imparato a separare i rifiuti da diversi anni e continuo a farlo".
Vladimir Luxuria che fa la raccolta da quando, piccola, viveva in campagna racconta come le hanno insegnato "che l'acqua per bollire la pasta era la stessa da utilizzare per il pastone per i maiali buttandoci dentro le scorze dei cocomeri". "Ho imparato in campagna – prosegue – che ogni cosa può essere riutilizzata. L'idea quindi di rischiare di morire seppelliti dai rifiuti è terribile se continuiamo con l'usa e getta moriremo così. Bisognerebbe quindi diffondere una cultura vera di riciclo, riutilizzo".
Remo Girone, che si definisce "abbastanza informato", non ha dubbi: "La raccolta differenziata va fatta. Ci vuole un piano, però, fatto bene: fustini e indicazioni precise su cosa buttare e dove. E' giusto che si cominci, non possiamo restare indietro rispetto agli altri paesi".
Quanto al mondo politico, rispondono all'appello Daniela Santanchè e Paola Binetti. "Abito a Milano e faccio la raccolta differenziata da anni. E' normale e doveroso consegnare ai nostri figli un paese migliore" commenta la Santanchè. Mentre la raccolta differenziata della deputata dell'Udc, Paola Binetti, "è fortemente orientata da coloro che mi mettono vicino i contenitori. La mia raccolta quindi deve essere facilitata dal proponente. Credo quindi che la raccolta differenziata è responsabilità sia di chi 'elimina' le cose ma anche di chi predispone gli strumenti'.
Tutti informati. O quasi. Da Nord a Sud, dalla politica allo spettacolo, lo scontrino fiscale crea qualche problemuccio. Se la maggior parte dei celebri intervistati, infatti, lo metterebbe, come crede ovvio "nel cestino della carta", l'attore Girone lo butterebbe "nella plastica". Mentre per la Bonaccorti nessuna esitazione: "Lo butterei nel water e poi tiro l'acqua".
A proposito, la carta di molti scontrini fiscali è chimica e non va nella raccolta differenziata. Con buona pace dell'informazione.

Articlolo scritto da: Adnkronos