ROMA – Alba Parietti sposa con forza l'iniziativa '31 maggio 2010: fuga da Facebook'. "Aderisco all'iniziativa che lancia l'uscita in massa da facebook per il 31 maggio perche' per me e' diventato fonte di sei mesi d'inferno, anche con conseguenze legali", ha detto all'ADNKRONOS la presentatrice televisiva.
"Sono stata oggetto di atti di molestie ed incivilta' -confessa la Parietti- perche' Facebook da' la possibilita' a chicchessia, senza nessuna censura o controllo, se non a posteriori, di poter interagire in un dibattito pubblico, magari con nomi che si rivelano pseudonimi fittizi, pubblicando frasi estremamemente denigratorie, offensive, gratuite, lesive e diffamatorie. Potrebbe essere un fucina di piacevoli conversazioni ma purtroppo si trasforma in un luogo dove gente di infimo livello morale pensa di trovare il suo momento vigliacco di celebrita', molestanto personaggi famosi. Grazie a persone, rivelatesi spesso identita' fittizie che celavano chi sa quale mitomane o invidioso, che mi hanno perseguitato e molestato senza che potessi fare nulla, ho passato gli ultimi sei mesi tra carte, avvocati, procure e querele spendendo tempo e denaro per difendermi da gente inutile".
"Un vero peccato -prosegue la Parietti- perche' l'idea originale era anche bella, se usata con civilta' e rispetto. Ma a questo punto condivido la fuga da Facebook, visto che e' diventato lo sfogatoio di mitomani e invidiosi. Cosi' com'e', inoltre, credo sia un mezzo fortemente pericoloso per i minori che spesso agiscono senza controllo dei genitori e che potrebbero entrare in contatto con persone pericolose, come e' capitato persino a me che sono una persona adulta e avvertita", conclude.

Articlolo scritto da: Adnkronos