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Alonso resta dietro, Sebastian Vettel è il nuovo campione del mondo

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Abu Dhabi (Adnkronos) – Fallimento rosso e Sebastian Vettel è campione del mondo. Fernando Alonso e la Ferrari affondano ad Abu Dhabi. Lo spagnolo, che aveva bisogno del quarto posto per stappare lo champagne, con la collaborazione degli strateghi di Maranello confeziona una prestazione disastrosa nella 'finale' del campionato.

Settima posizione al traguardo, la beffa è servita. Ride la Red Bull, che dopo il titolo costruttori si prende anche quello piloti con Vettel. Il tedesco trionfa vince gara e Mondiale, coronando un'annata straordinaria per il team con le ali. Il 23enne di Heppenheim, mai al comando della classifica durante l'annata, si laurea campione con 256 punti. E' il più giovane della storia del circus a conquistare lo scettro. Alonso, dopo aver sprecato il primo match point una settimana fa in Brasile, chiude a quota 252.
Il Cavallino, solo terzo nel Mondiale costruttori, invece, finisce il 2010 a mani vuote dopo aver accarezzato il trionfo individuale.
Il sogno di Alonso va in frantumi in una giornata che comincia male e finisce peggio. Il campione di Oviedo parte dalla terza posizione ma al semaforo verde si fa sorprendere dalla McLaren-Mercedes di Jenson Button e scivola al quarto posto. Nel cuore del gruppone, la Mercedes Gp si gira dopo poche centinaia di metri e la Force India di Vitantonio Liuzzi centra in pieno la freccia d'argento. Safety car, corsa congelata fino al quinto dei 55 giri in programma. Si ricomincia e le posizioni al vertice non cambiano. I brividi, però, non mancano: nella nona tornata Webber, all'inseguimento di Alonso, sfiora le barriere con la ruota posteriore destra. (segue) (Adnkronos) – L'australiano rientra ai box per sostituire le gomme, la Ferrari prova a marcarlo facendo rientrare Massa: il brasiliano torna in pista ma si ritrova alle spalle della Red Bull e il 'catenaccio' del Cavallino non funziona.
Alonso cambia gli pneumatici nel 16° giro e torna in gara in una posizione infelice: la strategia, alla fine, si rivelerà pessima. Davanti, Vettel continua a marciare spedito, con un vantaggio di circa 2' sulla McLaren di Lewis Hamilton. Ai box della Ferrari la tensione è alle stelle, visto che Alonso è imbottigliato alle spalle della Renault di Vitaly Petrov: l'asturiano tenta il sorpasso in una sola occasione ma rischia grosso, finendo nella via di fuga asfaltata ed evitando un patatrac.
I meccanici della Red Bull confezionano un pit-stop da record per Vettel, che si ripresenta in pista davanti a Hamilton, 'intrappolato' alle spalle della Renault di Robert Kubica.
Quasi inosservato, Button continua a macinare giri su giri come leader 'virtuale': il campione del mondo uscente, ultimo big a sostituire le gomme, abbandona la prima posizione al 40° passaggio quando sbriga la formalità.
Vettel riprende il comando e si avvicina al titolo.
Dal muretto della Ferrari partono via radio gli ultimi disperati appelli ad Alonso: 'Use your talent', 'Usa il tuo talento'. Lo spagnolo non riesce nemmeno ad avvicinarsi a Petrov e annaspa in settima posizione.
Dovrebbe superare 3 vetture nell'ultima porzione di gara per riprendersi il titolo: missione impossibile, la Ferrari si arrende.