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Amianto: tutte le operazioni per smaltirlo

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Amianto: tutte le operazioni per smaltirlo

AREZZO – Partirà lunedì 16 agosto la procedura per lo smaltimento di rifiuti di amianto provenienti da civili abitazioni. Sarà l’Ufficio Ambiente del Comune di Arezzo a gestire questo servizio in collaborazione con Aisa Spa, Provincia, Arpat e Asl 8. Obiettivo: dare soluzione al problema dei manufatti contenenti amianto in matrice cementizia o resinoide dopo l’interruzione per motivi tecnici della discarica “Podere il Pero” nel Comune di Castiglion Fibocchi.
Era infatti in questo sito che il cittadino conferiva direttamente i rifiuti in oggetto previo rilascio di specifico nulla osta da parte dell’amministrazione comunale: “tale interruzione – ha subito precisato l’assessore all’ambiente del Comune di Arezzo Roberto Banchetti – ha creato notevoli problematiche soprattutto per eventuali comportamenti illeciti derivati da abbandoni e depositi incontrollati, con potenziali danni per la salute pubblica e per l’ambiente. Nei decenni passati, l’amianto era un materiale molto utilizzato prima che se ne scoprisse la nocività. Per cui si è verificato uno stop nel suo utilizzo ma ne resta una quantità notevole da smaltire”.
“Il mesoterioma della pleura è un tumore, purtroppo mortale, provocato dall'amianto. È solo un esempio, estremo, delle patologie che il materiale genera e che rende bene l'idea di quanto importante sia il suo smaltimento. Al Comune di Arezzo non può che andare il nostro elogio per questo servizio”: è quanto sottolineato da Domenico Sallese, direttore dipartimento prevenzione della Asl 8.
“Spesso poi l'amianto viene trattato dai cittadini, smontato o scomposto magari attraverso strumenti elettrici, senza alcuna considerazione di quelle che possono essere le conseguenze, come la dispersione di fibre di eternit”: è l'ulteriore puntualizzazione di Claudio Bondi di Arpat.
“Ricordiamo due cose: primo che non è obbligatorio dismettere l'amianto. Se una copertura in una proprietà privata non 'spolvera' come si dice in gergo, può essere mantenuta. Secondo, a questo servizio va conferito l'amianto urbano e domestico, non certo il capannone industriale di 150 metri quadrati”: così Paola Scartoni della Provincia.
Walter Rossi, presidente di Aisa spa e braccio operativo del servizio: “tutte le procedure che abbiamo condiviso vanno in direzione della sicurezza e sono pensate per rendere il più snelle possibile le operazioni dei cittadini. Non vogliamo più vedere nei cassonetti pezzi di amianto, comportamento comodo ma molto scorretto. Peraltro, Aisa non può 'toccare' rifiuti pericolosi e speciali: per cui se una persona lascia amianto accanto al cassonetto, i vicini rischiano di vederlo posato per 30-40 giorni perché siamo costretti ad attivare una procedura burocratica per coinvolgere ditte specializzate”.
Come devono allora comportarsi i cittadini di Arezzo? Ancora l’assessore Banchetti: “la procedura da seguire ricalca quella pre-2008 con la differenza che il conferimento del rifiuto da parte dell’utente, munito sempre di specifico nulla osta rilasciato dall’amministrazione comunale, avverrà in una struttura di raggruppamento presso l’impianto di San Zeno e da qui sarà smaltito correttamente a cura di Aisa Spa”.
L’area, un piazzale dell’impianto, è facilmente usufruibile dagli utenti, ospiterà un automezzo o un contenitore destinato a raccogliere i rifiuti che verranno rimossi entro 48 ore. Delimitata e sorvegliata, è presidiata da personale incaricato ad acquisire il nulla-osta, a verificare la conformità del carico e del confezionamento e a supportare l’utente nelle operazioni di scarico del materiale.
Quali materiali e in quali quantità il cittadino potrà smaltire? Pannelli, lastre piane e ondulate in numero massimo di 10 per 20 metri quadrati, serbatoi per acqua, uno o più per un volume massimo di 1000 litri, casette ricovero di animali domestici, una al massimo, altri manufatti come canne fumarie, linoleum e cappe per un massimo di 250 chili. Manufatti in quantità superiori a quelle indicate non potranno essere conferiti e per il loro corretto smaltimento il cittadino deve rivolgersi a ditte specializzate autorizzate.
L’utente deve dunque presentare la richiesta al Comune di Arezzo, Ufficio Ambiente. E la data del 16 agosto citata all'inizio è proprio quella da cui l'ufficio comincerà a ricevere e protocollare le domande. Entro 10 giorni, l’ufficio invierà la documentazione ad Aisa che, qualora ricorrano le condizioni previste, inviterà l’utente a recarsi presso i propri uffici situati in Via Trento Trieste 163 per comunicare il luogo e la data del conferimento e consegnare duplice copia del nulla osta, una delle quali dovrà essere riconsegnata al momento del conferimento mentre l’altra copia rimarrà all’utente come prova dell’avvenuto corretto conferimento del rifiuto. Al momento del rilascio del nulla-osta verranno fornite dettagliate informazioni sul servizio e consegnato un kit contenente i materiali necessari per la rimozione e il confezionamento dei rifiuti in amianto. Il kit base è composto da una tuta, un paio di guanti e una mascherina con filtro mentre altri tipi di kit sono adatti a manufatti come cappe, canne fumarie o serbatoi e sono tutti pensati per la sicurezza del cittadino che esegue fisicamente le operazioni di smaltimento. “E a proposito di sicurezza – conclude Roberto Banchetti – va usata ogni protezione e precauzione, dal non salire sopra alle coperture in amianto che non reggono il peso di una persona al trattamento sempre con prodotti incapsulanti, dal sigillare bene i manufatti confezionati in teli resistenti a una doccia al termine delle operazioni. I costi per i cittadini sono limitati al solo pagamento del kit-sicurezza”.
Apposita scheda riassuntiva della procedura, unitamente allo schema di richiesta e rilascio del nulla osta sono pubblicati nel sito web del Comune di Arezzo.