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Anche in provincia di Arezzo effetti pesanti della ‘Riforma Gelmini’

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Anche in provincia di Arezzo effetti pesanti della ‘Riforma Gelmini’

Arezzo – Con la riapertura delle scuole appare ancora più evidente l’emergenza educativa nella quale versa il nostro paese, aggravata quest’ultima, dalla Riforma Gelmini/Tremonti che di fatto altro non è che una indiscriminata riduzione delle risorse destinate all’istruzione. Il Partito Democratico è preoccupato per gli effetti che questa "riforma" porterà. E’ infatti evidente il disegno culturale della destra, che ad essa sottende, ed il cui obiettivo è produrre una descolarizzazione del nostro paese ed il ritorno ad un modello di scuola povera di risorse, luogo di trasferimento di nozioni piuttosto che luogo ove favorire dei processi educativi orientati a far emergere i talenti dei ragazzi e a stimolarne lo spirito critico. Anche la nostra Provincia non è stata esente dai tagli della "riforma", con effetti a dir poco paradossali. In un caso per esempio, un istituto si è visto ridurre il numero delle seconde classi del ciclo da 3 a 2 con una comunicazione inviata il 14 Agosto, la motivazione: "ulteriore contenimento della spesa". E questo istituto non è, come si potrebbe credere, un luogo di gestioni e spese insensate ma bensì per stesso riconoscimento del Ministero un plesso virtuoso che ha rispettato tutti i parametri imposti. In questo gioco di "contenimento delle spese" ad essere danneggiati saranno i ragazzi e le loro famiglie, che si troveranno a dover rinunciare ad un percorso educativo liberamente scelto e voluto. Sul fronte dei tagli al personale in Provincia di Arezzo ci saranno il prossimo anno 200 unità in meno, tra insegnanti e personale ATA. Questo comporterà un impoverimento non solo della didattica, ma anche dell’assistenza prestata agli alunni durante l’orario scolastico. In taluni casi per ovviare alla riduzione del personale ATA i Comuni responsabilmente hanno provveduto a loro spese e a discapito di altre voci di bilancio, a coprire queste mancanze. Non sappiamo se questi interventi potranno essere garantiti nei prossimi anni vista la drastica riduzione nei trasferimenti operata dal Governo Centrale agli enti locali. Con queste premesse non può che sconcertarci la convinzione con la quale il Ministro Gelmini sostiene questa "epocale riforma della Scuola"; crediamo infatti che una vera riforma scolastica dovrebbe muovere da una profonda riflessione pedagogica sui bisogni educativi del nostro paese, piuttosto che da una riduzione della spesa condotta senza alcun criterio. Come gruppo consiliare del Partito Democratico vogliamo ribadire la nostra indignazione per il furto che questo Governo sta compiendo a danno dei giovani di questo paese: furto di opportunità, furto di conoscenze, furto di diritti, furto di sicurezza. Non possiamo infatti dimenticare che ad oggi, nonostante le richieste mosse in più occasioni da esponenti del Partito Democratico, ed anche in seno al Consiglio Provinciale da parte del nostro gruppo, le spese per l’adeguamento strutturale e la messa in sicurezza delle scuole non sono fuori dal patto di stabilità. Il Partito Democratico ha un’altra idea di scuola e ci stiamo "rimboccando le maniche" sostenendo la protesta del mondo della scuola Aretina di oggi e promuovendo iniziative che tengano alta l’attenzione sullo scempio che si sta compiendo della scuola italiana.

Arezzo, 15 settembre 2010

Contatti: tel. 0575 392203 e-mail ufficio.stampa@provincia.arezzo.it

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