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Approvato il piano delle opere pubbliche

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Approvato il piano delle opere pubbliche

AREZZO – Bruni (Città Aperta). “Importante è la viabilità per Indicatore: per i mezzi pesanti che utilizzeranno l’interporto provenendo dalla strada regionale 69. Non è però presente negli strumenti urbanistici e rischia quindi di essere solo un auspicio. Da qui la mozione che ho presentato”. Bruni ha anche chiesto di spostare dal 2010 al 2011 il percorso meccanizzato per il parcheggio del gioco del pallone. Ha chiesto che non si proceda con il “tappeto mobile” in assenza di un confronto preliminare che coinvolga cittadini e tecnici qualificati.

Del Pace (Pd). Ha presentato due emendamenti. Con il primo si è soffermato sull’area industriale di San Zeno, chiedendo una variazione da finanziamento di privati a mutuo. Ha quindi proposto di ridurre l’importo previsto per la rotatoria di Ponte a Chiani.
Altro emendamento: anticipare dal 2011 al 2010 la realizzazione dello Spazio Famiglia negli ambienti precedentemente occupati da uffici giudiziari

Nofri (Pd). Ha dichiarato di condividere la proposta di Bruni per Indicatore ed ha fortemente criticato l’ipotesi di una rotonda di fronte allo stabilimento Saima. Ha quindi chiesto un investimento dedicato alla scuola di Indicatore

Lucherini (Fi verso Pdl). Ha lamentato l’assenza di previsioni per l’area del Centro affari. Il parcheggio, già insufficiente, è stato ridotto ad un terzo. Non si parla più di una rotatoria di svincolo che avrebbe potuto creare un’osmosi tra quest’area e quella della ex Lebole. In assenza di adeguate infrastrutture viarie, l’investimento per il nuovo Centro Affari rischia di essere vanificato”.

Francini (Gruppo Misto) ha chiesto chiarimenti sulla reale operatività delle mozioni presentate da Bruni e quest’ultimo ha risposto che sono state fatte, sui temi indicati, anche osservazioni specifiche al Regolamento Urbanistico.

Cantaloni (Fi verso Pdl) ha ricordato di aver chiesto un approfondimento dei progetti ed ha parlato di “affastellamento” di progetti e cantieri. “Siamo di fronte ad un faraonico piano della opere pubbliche ma non si vede un disegno di città. Che senso ha investire 6 milioni sulla Fortezza se non si riesce a rivitalizzare il centro storico? Ha quindi criticato la rotatoria di Ceciliano, chiesto chiarimenti sui lavori per il campo scuola. “Questa amministrazione ha la smania di aprire cantieri e lo fa con risposte parziali a limitate”. Ha quindi chiesto di trasferire risorse sul potenziamento della Polizia municipale.

Ghinelli (An verso PdL). “Questo piano delle opere pubbliche rappresenta il libro dei sogni. Non è credibile che si possano realizzare in un solo anno 87 milioni di opere pubbliche. Inoltre prima è necessario fare le infrastrutture: caso emblematico è quello della Fortezza con la viabilità e i parcheggi che verranno realizzati in seguito. Infine non c’è idea di città e nemmeno collegamenti con il Regolamento Urbanistico”

Ammirati (An verso il Pdl). “Questa Giunta e questa maggioranza non hanno fatto nulla per definire un’idea di città. Le critiche rivolte dagli ordini professionali crocefiggono il Regolamento Urbanistico. Il centro storico è stato abbandonato e le aree suburbane non sono state interessate. Questa amministrazione pensa solo alle prossime elezioni amministrative. Il progetto per il palazzo di Fraternita è la pietra tombale di piazza Grande”.

Donati (Pd). “Questo piano triennale si caratterizza come il piano del Piuss. Si è pensato in maniera integrata e sono stati ottenuti finanziamenti europei. Il Comune di Arezzo è arrivato primo in Toscana e sono quindi immotivate le critiche dell’opposizione: il progetto esprime un’idea integrata di città”.

Giorgetti (Arezzo Futura). “Condivido per gran parte le critiche dei consiglieri di opposizione. Manca non solo la viabilità ma anche la necessaria manutenzione. Il Piano delle opere è uno sconclusionato libro dei sogni”.

Paolucci (Sinistra) ha evidenziato la mole degli investimenti destinati alle strutture culturali, dentro e fuori il centro storico. Importante, quale segnale di innovazione, è anche il cunicolo di San Zeno. Il Piuss è stato una straordinaria vittoria per questa città: abbiamo ottenuto finanziamenti importanti senza dover cedere strutture e aziende comunali

Mattesini (Fi verso Pdl): “in questo progetto non s’intravede alcuno sviluppo della città. Non si comprendono le finalità e gli obiettivi di questa amministrazione. Il Comune deve aiutare anche gli imprenditori ad uscire dalla crisi. Pensiamo solo a ciò che può e deve essere fatto per la viabilità dell’interporto”.

Cantaloni (Fi verso Pdl). Si è soffermato sulla sicurezza in città, sia in centro che in periferia. Ha quindi chiesto di aumentare di 500.000 euro le risorse per la PM.

Dopo la replica dell’assessore Dringoli, il piano delle opere pubbliche è stato approvato con 25 voti a favore e 12 contrari.
Nella sua replica Dringoli ha dichiarato di accettare le indicazioni di Del Pace e di respingere quelle di Cantaloni. Disponibile ad approfondire le richieste di Bruni sul tapis roulant.
La mozione Bruni sulla viabilità di Indicatore è stata approvata con 37 voti a favore. La mozione Bruni sul tappeto mobile è stata approvata con 24 voti.
L’emendamento Cantaloni relativo allo spostamento di risorse dalle opere alla PM è stato respinto con 25 voti contrari