Arezzo – Si è svolto questa sera in Comune l’incontro tra le associazioni di categoria e l’amministrazione comunale sul futuro dell’area ex-Lebole.
Per Confesercenti è stata l’occasione per ribadire il no al centro commerciale. Confesercenti ha confermato al primo cittadino la sua posizione sulla riconversione dell’area ex Lebole, proponendo la creazione di un polo della salute e del benessere.
L’associazione di Via Fiorentina è infatti contraria al progetto che prevede negozi di alimentari, tecnologici e altri settori merceologici per un totale di 15mila metri quadrati di superficie di commerciale.
Per Mario Checcaglini, direttore Confesercenti, un terzo centro commerciale ad Arezzo “non serve”, anzi danneggerà le attività tradizionali.
“Adesso la discussione con il Comune – aggiunge Mario Checcaglini – può continuare solo se tutte le soluzioni, nessuna esclusa, vengano valutate. Non si può dare per scontato una sola strada indicando solo quella come l’unica percorribile escludendo altre proposte. Per queste ragioni Confesercenti farà parte del tavolo solo se verrà attentamente esaminata la fattibilità di tutte le proposte avanzate”.
“Che si chiami parco commerciale o centro commerciale poco importa – chiosa Checcaglini -. Per l’associazione di Via Fiorentina 15.000 mq di commercio sono improponibili. Il commerciale deve avere dimensioni ridotte e integrate alle esigenze dell’area e dell’intera città. Siamo convinti che anche qualora gli operatori siano aretini il polo commerciale svuoterà le strade cittadine facendo abbassare altrettante saracinesche di piccoli e medi esercizi”.
L’incontro è stata anche l’occasione per consegnare al Sindaco Giuseppe Fanfani una lettera del Presidente Provinciale Alberto Papini con le argomentazioni della proposta di Confesercenti.
All’incontro oltre al direttore Mario Checcaglini era presente anche Mario Landini, presidente del Comitato Città di Arezzo di Confesercenti.