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Arezzo ricorda i caduti di Cefalonia e Corfù

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Arezzo – Arezzo si appresta a ricordare i caduti di Cefalonia e Corfù. Lo farà con una duplice cerimonia che il Comune di Arezzo e l’Associazione Divisione Acqui hanno programmato per l’8 settembre.
Alle 10.30 un viale della zona Meridiana verrà quindi dedicato ai “Caduti di Cefalonia e Corfù” mentre una camminata ricorderà la figura del tenente colonnello Giovanni Maltese, medaglia d’oro al valor militare al quale verrà anche dedicato un cippo. Alle 11.30 presso l’Istituto Storico Autonomo della Resistenza dei militari italiani all’estero presso il campus universitario del Pionta ci sarà la cerimonia di donazione dell’altare da campo che era appartenuto a don Luigi Ghilardini, cappellano militare a Cefalonia e della sciabola del tenente colonnello Enrico Solito, medaglia d’argento al valor militare, trucidato dai tedeschi a Cefalonia. A questa cerimonia interverranno i nipoti del sacerdote e del militare.
Ad entrambe le iniziative sarà presente, oltre alle autorità civili e militari di Arezzo, nonché della ricostruita Divisione Acqui, anche l’onorevole Valdo Spini.
“Ringrazio l’Amministrazione comunale e, in modo particolare, il Sindaco Giuseppe Fanfani, di aver accolto la richiesta dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui – dichiara la Presidente Graziella Bettini. Con questo gesto intendiamo rendere omaggio alla memoria di quei militari che, dopo l’8 settembre, a Cefalonia e Corfù, combatterono per non cedere le armi ai tedeschi, ma dopo la inevitabile resa, dovuta al totale predominio nei cieli dei nazisti, furono massacrati a migliaia”.
Una strage che ebbe la sua eco anche al processo di Norimberga dove il generale Taylor dichiarò che “questi uomini indossavano regolare uniforme. Portavano le proprie armi apertamente e seguivano le regole e le usanze di guerra. Erano guidati da ufficiali responsabili che obbedivano agli ordini del maresciallo Badoglio, loro comandante in capo militare e politico, debitamente accreditato dalla loro Nazione”.
La indicazione dell’8 settembre come giorno per l’inaugurazione, “nasce dal riconoscimento della scelta effettuata da questi eroi, in gran parte appena ventenni – sottolinea Graziella Bettini – che, in nome della lealtà al giuramento prestato, in nome di una Patria libera,e soprattutto in nome della propria dignità, decisero di non cedere le armi. Come sottolineò il presidente della Repubblica Ciampi nel 2001, e ribadì nel 25 aprile 2007 il Presidente Napolitano, da questa scelta dopo l’8 settembre aveva inizio la Resistenza armata contro il nazifascismo che avrebbe poi proseguito nella Resistenza nel nostro Paese”.
Arezzo ha avuto due caduti, appartenuti alla Divisione Acqui, decorati di medaglia d’oro al valor militare: il colonnello Elio Bettini, padre della presidente Nazionale dell’Associazione Divisione Acqui, trucidato a Corfù dopo la resa, a cui negli anni addietro, furono intitolate una strada ed una Scuola elementare e il tenente colonnello Giovanni Maltese, ucciso a Cefalonia, il cui figlio, Giuseppe, è nostro concittadino.