Foggia – (Adnkronos/Ign) – Era considerato uno dei 30 latitanti più pericolosi dell'Italia. Ma la caccia per il capo della mafia garganica Franco Li Bergolis , chiamato 'la primula rossa', è finita. I Carabinieri del comando provinciale di Foggia e dei Ros hanno catturato nella notte l'uomo di 32 anni e originario di Manfredonia. Si nascondeva a Monte Sant'Angelo, nel cuore del Gargano.
Accusato di dell'omicidio di Matteo Mangini (ucciso nel settembre 2001), di associazione mafiosa e traffico di droga e quindi condannato all'ergastolo in primo e secondo grado nell'ambito del maxi processo alla faida del Gargano, Li Bergolis aveva fatto perdere le tracce di sé dal marzo del 2009.
Soddisfatto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. "Un altro latitante assicurato alla giustizia. Grazie a questa eccezionale operazione, lo Stato si conferma forte nella lotta al crimine organizzato, lotta portata avanti con grande impegno, alta professionalità e costanza".
"Ho rivolto al generale Leonardo Gallitelli, comandante generale dell'Arma dei Carabinieri – continua il Guardasigilli – durante una cordiale telefonata, il mio personale ringraziamento per lo straordinario lavoro svolto". "Lo Stato, in ogni sua articolazione, si dimostra capace, giorno dopo giorno, di raggiungere l'obiettivo finale – prosegue Alfano – e cioè lo sradicamento di ogni fenomeno criminale attraverso la confisca dei patrimoni illecitamente costituiti, l'arresto di pericolosi latitanti e il successo ottenuto con importanti operazioni mirate allo smantellamento delle reti criminali e delle loro infiltrazioni nel territorio".

Articlolo scritto da: Adnkronos