Home Attualità Arresto spie russe negli Usa, ‘informazioni contraddittorie’

Arresto spie russe negli Usa, ‘informazioni contraddittorie’

0

MOSCA – Il servizio di intelligence russo per l'estero (SVR) non ha al momento commentato la notizia dell'arresto di alcune spie russe negli Stati Uniti, mentre il ministero degli Esteri di Mosca ha affermato che si tratta di informazioni contraddittorie che vengono controllate. "Non commentiamo l'informazione", ha affermato Sergei Ivanov, responsabile dei rapporti con la stampa del servizio SVR.
Secondo un funzionario del dipartimento informazione del ministero degli Esteri russo,invece, "le informazioni sono al vaglio, sono contraddittorie e necessitano di ulteriori chiarimenti". Il dipartimento della Giustizia Usa ha riferito dell'arresto avvenuto domenica negli Stati Uniti di 10 presunte spie russe da lungo tempo sotto copertura, mentre un'altra sospetta spia russa viene ancora ricercata dall'Fbi.
Mosca in ogni caso attende spiegazioni sull'arresto, ha detto stamattina il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, secondo quanto riferisce l'agenzia stampa russa Interfax. "Non ci è stato spiegato di che si tratta – ha dichiarato Lavrov, che si trova al momento in visita a Gerusalemme – spero che ce lo spiegheranno". Lavrov non ha mancato una certa ironia sul momento dell'annuncio degli arresti, solo pochi giorni dopo la visita del presidente russo Dmitri Medvedev a Washington, destinata a rilanciare i rapporti russo-americani. "Il momento in cui questo (arresto) avviene è stato scelto con un'eleganza particolare".
Le presunte spie, per inserirsi nella società americana, avevano assunto negli anni Novanta nomi di cittadini statunitensi morti e per quasi 20 anni sono stati in grado di fornire informazioni sensibili ai servizi segreti russi. Tutti e dieci sono stati accusati di cospirazione a beneficio di un governo straniero (rischiano fino a cinque anni di carcere); nove di loro di riciclaggio di denaro sporco, rischiano fino a 20 anni.
Intanto per cinque dei dieci arrestati un giudice federale di New York ha confermato la custodia cautelare. Il giudice James Cott non ha ancora incriminato formalmente Cynthia e Richard Murphy, Juan Lazaro, Vicky Pelaez e Anna Chapman, ma ha deciso di non rimetterli in liberà, valutando possibile il rischio di una loro fuga. Accusati di spionaggio, e nove di loro anche di riciclaggio, se riconosciuti colpevoli rischiano fino a 25 anni di carcere. Gli arrestati dicono di essere cittadini americani, canadesi o peruviani.

Articlolo scritto da: Adnkronos