Home Cultura e Eventi Cultura ‘Artigianato al Castello’: I edizione mostra nazionale di artigianato

‘Artigianato al Castello’: I edizione mostra nazionale di artigianato

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SUBBIANO – Dal 28 luglio al 1 agosto si tiene presso il Castello di Valenzano la prima edizione della mostra mercato nazionale di artigianato artistico “Artigianato al Castello”. L’evento, organizzato dal comune di Subbiano, si avvale del patrocinio della Provincia di Arezzo, Camera di Commercio, Comunità Montana del Casentino, Confartigianato e CNA.
22 espositori dei quali 7 di Arezzo e provincia e i restanti 15 dalla Calabria, Puglia, Marche, Veneto, Lombardia e dal resto della Toscana.
La mostra “Artigianato al Castello” si caratterizza come un appuntamento speciale che vuol aprire un confronto tra artigiani e consumatori per offrire momenti di assoluta originalità in un territorio dove le botteghe artigiane per secoli hanno fanno l’economia della Valle e dell’intera provincia.
Un’occasione per il pubblico locale e per i molti turisti che soggiornano nel territorio aretino e per i rivenditori di conoscere personalmente questi maestri che, nonostante le nuove e tecnologie, continuano ad utilizzare antiche tecniche per realizzare manufatti di incomparabile originalità, bellezza e preziosità.
La manifestazione “Artigianato al Castello”, si prefigge due importanti obiettivi.
Il primo è quello di valorizzare il rapporto esistente da sempre tra la cultura italiana ed aretina in particolare con l’artigianato. La storia artistica italiana, fin dalla notte dei tempi, si è caratterizzata per la presenza di artigiani che realizzano manufatti che sono vere e proprie opere d’arte apprezzati ben oltre i confini nazionali. L’altro è quello di valorizzare un territorio che fin dalla notte dei tempi la vocazione artigianale è stata di casa, ma anche di offrire ai tanti turisti che soggiornano nel nostro territorio una manifestazione qualificata ed originale.
Ecco, dunque, che “Artigianato al Castello”, dà la possibilità non solo agli aretini, ma ai tanti turisti di scoprire quali magie per mezzo della lavorazione manuale i nostri “maestri” sono in gradi di produrre.
Tanti e di vario genere gli oggetti esposti. Si va daicoltelli, interamente realizzati a mano, che propone Attilio Morotti di Bergamo, maestro coltellinaio facente parte della Corporazioe coltellinai d’Italia alla fiorentina Ditta Bruscoli fondata nel 1881 da Egisto Bruscoli come tipografia e legatoria: nel 1904 viene premiato ad un concorso degli Alinari per la rilegatura artistica della Divina Commedia.

Nei primi anni del 1900 il figlio ed i nipoti proseguono il lavoro concentrandosi sulla legatoria e sul restauro di libri. L'attività di produzione cresce notevolmente durante gli anni ’50 e ‘60, sviluppa e allarga i suoi rapporti con l'estero e si afferma a pieni titoli sulla scena internazionale.
Nel 1958 Paolo Bruscoli viene chiamato a restaurare i preziosi volumi della Biblioteca Laurenziana fino all'alluvione del 1966 che colpisce duramente il negozio, ma non appena in grado di riprendere l'attività, la Ditta viene chiamata a partecipare al restauro delle raccolte della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
La Ditta Bruscoli, attualmente alla V generazione, mantiene le antiche tecniche di lavorazione con tutte le sue peculiarità sia nella legatoria d'arte che nel restauro di libri, nel rifacimento dei cuoi artistici per poltrone e scrivanie e nella produzione artigianale di articoli di pelletteria.
Dall'Alabastro Volterrano, ossia Alabastro gessoso, costituito da solfato di calcio idrato. Considerato il più pregiato d'Europa per le sue caratteristiche, è un materiale facilmente lavorabile per produzioni artistiche e artigianali. Grazie alla sua porosità si presta a ricevere colorazioni e vista la sua trasparenza, a essere impiegato nell'illuminazione. Il mappamondo in alabastro, esposto in mostra, illuminato nasce da una idea dopo 3 anni di studio. E' interamente realizzato a mano, sia la sfera che tutta l'incisione dei continenti, compresi paralleli e meridiani. E' stato brevettato nel 2006 alla camera di commercio di Pisa, è brevettata sia l'immagine che il materiale dalla bottega artigiana Angolo dell’Alabastro di Giuseppe Famiglietti.
Uno stand particolarmente prezioso è anche quello dello Studio Chironi di Pistoia che presenta ceramiche che si rifanno, per la loro realizzazione, oltre a tecniche del passato a modelli cinquecenteschi di assoluta bellezza e originalità.
Che dire degli oggetti in oro. Tradizione questa non solo aretina. In mostra due stans: uno locale l’altro calabrese. Entrambi di assoluta bellezza ed originalità. La Smak gioielli di Vibo Valentia nella propria produzione coniuga arte, cultura e design. Una nuova concezione della gioielleria che si affida ad una continua ricerca artistica per realizzare manufatti dai disegni preziosi e dal forte spirito libero.
Merletti e ricami. Un paziente lavoro di precisione oggi di nuovo molto apprezzato e ricercato.
I bouquet di fiori realizzati in sottilissime lamine di rame, modellate e dipinte che riproducono fiori e piante in assoluta fedeltà.
La pietra scolpita per farne originalissimi complementi d’arredo ad esempio la pietra pugliese particolarmente adatta ad essere modellata per farne originalissime lampade o la pietra locale del Casentino particolarmente indicata per realizzare caminetti.
Ed ancora materiale di riciclo, vetri, carta lavorata a mano. Candele originalissime tutte eseguite rigorosamente a mano; la riproduzione di mobili del Seicento e le sedie impagliate a mano o gioielli realizzati con bottoni antichi di madreperla.
Infine uno stand dedicato alla solidarietà. Presenti in mostra i lavori realizzati dal laboratorio dell'Istituto di Riabilitazione di Agazzi (AR) che fornisce una preziosa opportunità di recupero e potenziamento delle abilità degli utenti disabili, nonché un'occasione di scambio e socializzazione. Nel laboratorio di lavora in un clima di allegria e reciproco aiuto, in cui i ragazzi si cimentano a

realizzare i loro comuni lavori, che dai più semplici ai più impegnativi, presentano sempre una particolarità, o meglio una unicità di espressione personale, come unico è ogni ragazzo, anzi, speciale!
Infine, per non trascura il legame con il passato che fu, una piccola ma graziosa mostra collaterale “Segreti sotto chiave. Chiavi e serrature dal XVI al XIX secolo. Viaggio attraverso quattrocento anni di Arte fabbrile toscana” provenienti dalla collezione di Mario Crulli, restauratore aretino.

Gli orari della mostra sono mercoledì 28 – sabato 31 luglio dalle 18.00 alle 23.00
Domenica 1 agosto dalla 10.00 alle 18.00
Ingresso libero.