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Assalto alle navi dei pacifisti dirette a Gaza: 19 morti

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Assalto alle navi dei pacifisti dirette a Gaza: 19 morti

ANKARA – La Marina israeliana ha assaltato nella notte la nave passeggeri turca 'Mavi Marmara' che voleva forzare il blocco imposto da Tel Aviv nella Striscia per portate aiuti internazionali. Durante l'attacco alla piccola flotta Freedom Flotilla, appartenente ad alcune organizzazioni non governative in rotta verso Gaza, sulle quali c'erano anche italiani, almeno 19 attivisti filo-palestinesi sarebbero morti. Lo ha annunciato una fonte ufficiale dell'esercito dello Stato ebraico citata dalla Tv satellitare 'al-Arabiya'.
Tra le vittime 9 cittadini turchi e diversi arabi. Al momento sono stati inoltre ricoverati 16 feriti, tra cui 10 soldati israeliani colpiti con coltelli durante l'assalto alle navi e lo sceicco Raid Salah, leader del movimento islamico degli arabi-israeliani. Secondo quanto riferisce l'inviato della tv satellitare 'al-Arabiya' a Gerusalemme, l'uomo in gravi condizioni è stato sottoposto a una delicata operazione chirurgica. La sua morte, secondo osservatori locali, potrebbe far scoppiare una nuova Intifada all'interno del territorio israeliano da parte dei cittadini di origine araba. La polizia dello Stato ebraico è in stato d'allerta.
Da parte sua, l'esercito di Tel Aviv rende noto di essere stato costretto a rispondere al fuoco: questa mattina, recita una nota delle forze navali dell'Idf, sono state intercettate ''sei navi che tentavano di forzare il blocco della Striscia. Questo è accaduto dopo numerosi avvertimenti da parte di Israele''. ''I dimostranti a bordo hanno attaccato il personale navale dell'Idf con armi da fuoco e armi leggere, incluso coltelli e bastoni''. Per questo, prosegue il comunicato, ''le forze navali hanno usato strumenti antisommossa, incluso armi da fuoco".
Ma funzionari doganali del porto di Antalya, in Turchia, hanno respinto le accuse israeliane: funzionari della direzione della dogana, citati dal quotidiano 'al-Zaman', hanno chiarito che tutti i passeggeri saliti a bordo della Mavi Marmara sono transitati attraverso i rilevatori a raggi x. E nessuno di loro, hanno precisato, aveva armi con sé.
Intanto l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Catherine Ashton ha chiesto a nome dell'Unione europea che sia aperta un'inchiesta completa per far luce sulle circostanze dell'attacco alla flotta pacifista. La Ashton ha poi espresso il suo profondo dolore per le violenze e le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e dei feriti.

Secondo fonti della Farnesina, non sembra che vi siano italiani fra le vittime dell'operazione delle forze speciali israeliane. Lo rendono noto fonti del ministero degli Esteri, precisando che a bordo vi erano nostri connazionali. ''Come sempre stiamo continuando a fare le nostre verifiche, ma non sembrerebbe che nella prima imbarcazione colpita, quella turca, vi siano italiani''.
Secondo Maria Elena D'Elia, referente a terra per Freedom Flotilla e coordinatrice per l'Italia del Free Gaza Movement, gli italiani della spedizione si aspettavano un attacco dell'esercito israeliano, anche se non così cruento. La D'Elia, ad AKI – ADNKRONOS INTERNATIONAL, spiega di aver ''perso i contatti telefonici con loro all'una di questa notte''. A bordo della nave greca 'Ottomila', ''i cinque attivisti italiani si aspettavano un attacco, sia perché da settimane era stata manifestata l'intenzione di bloccare le navi, sia perché in passato simili iniziative sono state fermate. Ma nessuno si aspettava che ci fossero morti''.
L'attacco è avvenuto in acque internazionali, a 75 miglia al largo della costa israeliana. A bordo delle imbarcazioni c'era anche un deputato svedese di origine turca, Mehmet Kapla. Per questo l'ambasciatore israeliano ad Ankara, Gaby Levy, è stato convocato al ministero degli Esteri turco. E anche l'ambasciatore israeliano a Stoccolma è stato convocato al ministero degli Esteri svedese dal ministro Carl Bildt.
Governo e vertici militari turchi si sono intanto riuniti in una sessione di emergenza convocata dal premier Erdogan, riferisce l'agenzia Anadolu. E le autorità israeliane hanno chiesto ai propri cittadini presenti in Turchia di lasciare immediatamente il Paese e di rientrare in patria. Secondo quanto annunciato da 'al-Arabiya', le autorità dello Stato ebraico temono ritorsioni nei confronti dei propri cittadini.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign