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Bangkok, attacco finale dei militari al presidio delle camicie rosse

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BANGKOK – Tank dell'esercito thailandese hanno travolto questa mattina le barricate dei manifestanti antigovernativi delle camicie rosse nel centro di Bangkok. Negli scontri sarebbe morto anche un giornalista italiano, ma la notizia non ha ancora ricevuto conferma ufficiale. Tramite l'unità di crisi, la Farnesina sta verificando. Lo hanno riferito all'ADNKRONOS fonti del ministero degli Esteri.
Uno dei leader della protesta, Jatuporn Promphan, ha intanto annunciato l'intenzione di consegnarsi al quartier generale della polizia della capitale thailandese, secondo quanto ha reso noto la rete televisiva Astv.
L'offensiva dell'esercito è scattata questa mattina dopo che nella notte è fallito un tentativo di mediazione portato avanti dal Senato thailandese. Muniti di altoparlanti, i militari hanno intimato lo scioglimento del presidio delle camicie rosse del Fronte unito per la democrazia contro la dittatura (Udd) prima di far partire i carri armati che hanno travolto le barricate di copertoni e bambù erette nell'area di Ratchaprasong. Almeno 16 persone sono rimaste ferite, fra cui quattro giornalisti. I manifestanti hanno incendiato copertoni per ostacolare l'avanzata delle truppe. Sarebbe stato dato alle fiamme anche l'ufficio del Narcotic Bureau, a nord dell'area degli scontri.
Folle di sostenitori delle camicie rosse si sarebbero riunite per protestare in diverse località del nord della Thailandia.

Articlolo scritto da: Adnkronos