Home Attualità ‘Battito d’ali’: un progetto e uno spazio di ascolto al ‘femminile’

‘Battito d’ali’: un progetto e uno spazio di ascolto al ‘femminile’

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‘Battito d’ali’: un progetto e uno spazio di ascolto al ‘femminile’

Arezzo – “Battito d’ali”, progetto di MCL e Associazione Medici Cattolici: uno spazio per poter riflettere sulla propria esperienza di gravidanza e maternità, sui pensieri e le paure che l’accompagnano, per superare ogni potenziale disagio emotivo. “Battito d’ali” si trova presso MCL, in via Concino Concini (zona Pescaiola – ex consorzio agrario), in un luogo accogliente e piacevole. Per informazioni telefonare al 333-2359090.
L’iniziativa è stata presentata stamani in Sala Rosa dall’assessore alle politiche sociali, Lucia De Robertis e dal Presidente di Mcl, Roberto Tiezzi. “Questo progetto – ha dichiarato De Robertis – è un ulteriore tassello per contribuire a sostenere le persone che hanno bisogno. In questo caso donne, e mi riferisco all’interruzione di gravidanza, che affrontano uno dei passaggi più difficili della loro vita”.
“E’ un sostegno che offriamo alla donne che hanno già fatto questa scelta o che sono ancora nell’incertezza – ha sottolineato Roberto Tiezzi. Offriamo consulenze professionali ma anche, nei nostri locali di via Concini, occasioni per confrontarsi e stare insieme. Il servizio sarà attivato dal mese di gennaio”.
Obiettivo di “Battito d’ali” è offrire sostegno a chi deve affrontare una gravidanza indesiderata o nella fase successiva alla interruzione della gravidanza, spontanea e volontaria. “Oltre a colloqui individuali con esperti, il sostegno prevede la condivisione delle personali esperienze e storie di vita in gruppo con altre donne in simili situazioni per riflettere assieme. Lo spazio ‘Mamme Insieme’ dà sostegno sia a favore di chi ha paura di non farcela concedendo una speranza concreta di superare l’ansia e, di conseguenza, di portare avanti la gravidanza; sia a favore di chi vuole superare la sofferenza che deriva dall’interruzione della gravidanza. Spazio aperto, ovviamente, anche ai padri dei bimbi purtroppo perduti”.
“Psicologi qualificati accompagneranno le mamme attraverso questo spazio di ascolto comune. Ma non mancheranno colloqui individuali durante i quali saranno a disposizione consulenti di più discipline e professioni: neonatologi, ginecologi, farmacisti, psichiatri e medici internisti. E a proposito di momenti in comune, questi saranno costituiti anche da esperienze quali visioni di film a tema, conoscenza e scambio con donne di altre realtà e luoghi, un libro per i propri pensieri, dediche e desideri”.