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Cagliari, due morti e un disperso. 30enne salvo dopo 24 ore in mare

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Cagliari, due morti e un disperso. 30enne salvo dopo 24 ore in mare

CAGLIARI – Due uomini, Gianfranco Pintus, 57 anni, e Sandro Farci, 54 anni, sono morti in seguito al naufragio della loro imbarcazione, avvenuto ieri intorno alle 9,15 nel Golfo di Cagliari, circa due miglia e mezzo a largo del capoluogo sardo. Una terza persona che faceva parte dell'equipaggio, Andrea Maccioni, di 30 anni, e' stata tratta in salvo mentre risulta disperso il figlio di Sandro Farci, proprietario della barca, Paolo di 31 anni . I quattro erano usciti in mare ieri pomeriggio per una gita a bordo di un trimarano di 4,2 metri ma intorno alle 16 i familiari, non avendo piu' loro notizie, avevano lanciato l'allarme alla Guardia Costiera.
Le ricerche sono state avviate subito con motovedette della Guardia Costiera e un elicottero della polizia. Ma gli esisti sono stati negativi fino a questa mattina, quando le ricerche sono ricominciate con motovedette e un aereo della Guardia Costiera, un elicottero dell'Aeronautica militare e mezzi dei vigili del fuoco. Intorno alle 9, a circa 4,5 miglia dalla costa, nel tratto di mare fra Sarroch e Cagliari, e' stato rinvenuto il primo cadavere; il secondo e' stato recuperato intorno alle 9,45.
Intorno alle 10, nella stessa zona, e' stato trovato vivo Maccioni, attaccato a una boa di attracco per navi a grande pescaggio. Il trentenne, in stato di choc, ha detto: ''Ho visto morire gli altri tre miei amici''.
Secondo quanto è stato ricostruito, la barca si è capovolta a causa di una forte raffica di maestrale, che soffiava a 25-30 nodi, e alle condizioni del mare forza 4, ed è subito affondata.Maccioni ha trovato l'appiglio di una cima legata ad una boa di segnalazione dell'ingresso del porto canale di Cagliari.
Il comandante della Capitaneria di Porto di Cagliari, il capitano di vascello Gaetano Camilleri, ha spiegato all'ADNKRONOS che Maccioni, accompagnato in un ospedale di Cagliari in stato di choc, e' rimasto attaccato alla boa per circa 25 ore e ha raccontato di aver visto i tre compagni di pesca perire sotto la forza della corrente e del maestrale che li spingeva a largo del golfo di Cagliari.
Sarebbe morto, dunque, anche Paolo Farci, il cui corpo però non e' ancora stato trovato dalle quattro motovedette, dall'elicottero e dall'aereo che stanno scandagliando il tratto di mare teatro del naufragio.
I quattro avevano appena iniziato la battuta di pesca di fronte al porto canale di Cagliari, ma improvvisamente la loro barca di 4,20 metri si e' ribaltata senza dare la possibilita' ai quattro pescatori di indossare i giubbetti salvagente e di usare i razzi di segnalazione. La Capitaneria di porto ha spiegato che in quelle condizioni meteo e' stato quanto meno imprudente avventurarsi in mare per una battuta di pesca, perche' il maestrale, come poi confermato dal racconto del sopravvissuto, spazza il mare verso sud rendendo praticamente impossibile combattere contro le correnti.